Transessuale morta a Rimini, la famiglia: 'Polizia italiana ci chiami e ci ascolti. Non si è uccisa'

La nipote Beatriz: 'Il governo brasiliano non ci sta aiutando'

A cura di Redazione
30 maggio 2023 14:23
Transessuale morta a Rimini, la famiglia: 'Polizia italiana ci chiami e ci ascolti. Non si è uccisa' - Bruna
Bruna
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La famiglia di Bruna, la transessuale morta a Rimini, continua a chiedere giustizia e verità per la 36enne, deceduta dopo una fatale caduta dal balcone di un appartamento di residence posto al sesto piano.

I familiari di Bruna hanno contattato la nostra redazione attraverso il nostro numero Whatsapp, esprimendo tutta la disperazione per la tragica sorte della loro parente, ma anche per il mancato supporto del governo brasiliano. A parlare è la nipote Beatriz Doria.  “Non ha commentato il caso, non ci sta aiutando. Il consolato non ci dice nemmeno dov'è il corpo di Bruna“, scrive.

Dalla famiglia anche un messaggio agli inquirenti che stanno indagando sul caso in Italia: “La Polizia italiana sta ascoltando i testmoni da lì, non ha chiamato la nostra famiglia per sapere chi fosse Bruna. Bruna era una figlia e una zia incredibile”. “Bruna – prosegue la famiglia – è sempre stata e sempre sarà il grande amore della nostra vita. Siamo a pezzi: era amorevole, disponibile e sempre disposta ad aiutare tutti intorno a lei, qualunque cosa dicano di lei, sarà sempre il nostro grande amore”.

Beatriz, a nome di tutta la famiglia, ribadisce: “Bruna non si è suicidata”. La 36enne stava pianificando il ritorno in Brasile, in estate, per visitare la famiglia. Le indagini stanno proseguendo, gli inquirenti sono al lavoro in Procura anche per soddisfare la sete di verità dei parenti della vittima.

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