Calcio, reunion del Bellaria dopo 50 anni: il 2 giugno '73 perse lo spareggio per la C
Era la squadra di mister Bean, 'Sego' Vasini, Gambin, Fasolato e Zanzini. Fu promosso il Riccione

Si ritrovano alle ore 11,30 di venerdì al ristorante Capitan Bagati i giocatori del Bellaria che mezzo secolo fa persero per 1-0 lo spareggio con il Riccione per la promozione in serie C. Era il 2 giugno del 1973. Aperitivo e poi il pranzo. Una reunion storica.
Le due squadre erano arrivate in classifica appaiate a 50 punti. Si giocò allo stadio La Fiorita di Cesena davanti a circa ottomila spettatori arrivati da tutta la Romagna. A salire in serie C dove allora c'era anche il Genoa fu il Riccione con un autogol di Lancieri nella ripresa, una deviazione sfortunata su un cross laterale mentre sullo 0-0 Zanzini – schierato come centravanti arretrato – sfuggì alla marcatura di Schiano e colpì di testa. “La palla danzò sulla linea finché arrivò Mariotti a spazzarla via – racconta l'attaccante, classe 1949 – Eravamo una squadra forte, ricca di talento: uno come Gambin, tanto per fare un nome, non l'aveva nessuno tanto che arrivò in serie B. Con due, tre innesti quel Bellaria avrebbe fatto la serie C”.
Era il Bellaria di Gastone Bean, indimenticato giocatore del Milan, dell'appassionato presidente Giovanni Bianchi conosciuto da tutti come Vulcano, del suo vice Sandro Zamagni ora novantenne, che sarà presente alla reunion organizzata da Ermes Montanari assieme al figlio Luca, attuale dirigente del Bellaria Calcio, e al figlio di Vulcano Bianchi, Gianmaria. Il direttore sportivo di allora era Ferruccio Giovanardi, un talent scout di prima grandezza, l'uomo che scoprì tanti giovani diventati poi giocatori e fece muovere i primi passi da mister ad Arrigo Sacchi.
Sull'altra sponda il più esperto Riccione di mister Santarelli di cui era presidente Bepi Savioli, che aveva in Schiano, Ragazzi, Bullini, Ferrini, Mariotti i giocatori più rappresentativi.
“Siamo sempre rimasti in contatto da allora ma non ci siamo più visti – racconta Montanari -: dopo 50 anni ci riabbracceremo e ricorderemo quei tempi quando il Bellaria con i suoi giovani faceva divertire e c'era un rapporto bellissimo tra tutti noi. La squadra aveva una media di 23 anni ”.
Per restare in casa Bellaria, di quella squadra non sono più in vita Guerrini e Lancieri, ma ci saranno tutti gli altri.
Nella foto: Giorgini, Cecchini, Guerrini, Gambin, Lancieri, Ferrari. Accosciati: Rinieri, Bernardini, Zanzini, Vasini (il mitico Sego, libero la roccia della difesa), Fasolato.
Stefano Ferri