San Marino: revocata licenza a quattro societa' sotto inchiesta
San Marino revoca la licenza a quattro società, riconducibili all’ inchiesta della Procura di Catania, denominata ‘Ionia Galatea’, su un giro di auto rubate dalla Calabria, alla Sicilia passando per a...
San Marino revoca la licenza a quattro società, riconducibili all’ inchiesta della Procura di Catania, denominata ‘Ionia Galatea’, su un giro di auto rubate dalla Calabria, alla Sicilia passando per alcuni Paesi europei, che nel 2008 ha prodotto 30 denunce, tra cui due a carico di appartenenti ai carabinieri e una per un maresciallo della Finanza.
“Contro la malavita organizzata – ha detto il segretario di Stato all’Industria, Marco Arzilli,(nella foto Bove), è suo il riferimento alla base della revoca di Stato -, il Governo non si nasconde dietro ad un dito”. Le società di diritto sammarinese revocate giovedì scorso, risultano operanti nel settore delle auto di lusso, eventi sportivi e noleggio con conducente e sono precisamente la R.S.M. Advertising srl, la Passione Corse srl, Commercial service International srl, e la Tre60 srl. Tutte e quattro risultano legate all’attività, come socio e amministratore, di Marco Alessandro Tutino, imprenditore residente in Romagna.
Le società risultano intestatarie di un parco auto di lusso tra cui Ferrari e Bentley da diversi milioni di euro. “Queste revoche – ha detto Arzilli – mostrano la nostra volontà di usare il pugno duro contro la malavita organizzata”. E riferendosi alle recenti dichiarazioni del comandante della Guardia di Finanza di Rimini circa infiltrazioni mafiose a San Marino ha ribadito: “Siamo stufi di essere additati come un problema quando i problemi ci vengono creati dagli altri”. Secondo Arzilli quindi San Marino “deve tutelarsi con i fatti. Il governo non è mai stato così attivo nel monitoraggio del comparto economico come oggi”. Ribattendo al presidente degli Industriali, Paolo Rondelli che pubblicamente ha accusato il governo di fare poco, ha ricordato: “Chi oggi dice che non è stato fatto abbastanza, negli anni è stato silente esercitando la propria influenza sul Governo. Non si può uccidere il paese col fuoco amico”. Dal 2009 al 2011, ha poi concluso Arzilli, con le norme sulla trasparenza si è cambiata la rotta del Paese. Tra queste la nuova legge sulle società, con l’articolo ‘anti-trasformismi’, che impedisce a chiunque si sia visto revocare una licenza, di chiederne un’altra per i successivi 12 mesi.
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