Rimini al centro delle biotecnologie mediche

NULL

NULL

Premiati 3 ricercatori italiani i cui studi sono stati selezionati su oltre 100 ricerche innovative a livello nazionale internazionale.
 
Rimini si è afferma a livello nazionale come polo di riferimento per lo studio e la valorizzazione dell’applicazione delle biotecnologie in campo medico attraverso il ciclo di convegni biennali intitolati ‘Biotecnologie e Salute’ a cura dell’Associazione no profit Linkage. Dopo il successo riscosso nel 2008 con il primo seminario introduttivo sulle biotecnologie, lo scorso settembre al Palacongressi di Rimini, l’appuntamento promosso da Linkage ha assunto caratura internazionale affiancando, come simposio satellite, la XIV edizione dell’International Biotechnology Symposium and Exhibition, il principale evento scientifico-espositivo mondiale sul fronte delle biotecnologie con particolare riferimento ai temi della salute. La seconda edizione si è focalizzata sui temi di Medicina molecolare e nuovi farmaci, Cellule staminali  e Neuroscienze, proponendo per la prima volta una rassegna di oltre 100 ricerche condotte in Italia nel campo della biotecnologia, disciplina dal potenziale sconfinato ed in fortissima ascesa sia in ambito terapeutico, sia preventivo.
Un comitato scientifico ha poi selezionato e premiato 3 ricercatori per gli i risultati degli studi condotti e presentati in anteprima internazionale: una vaccinoterapia genica per il trattamento del tumore renale metastatizzato condotto da Giancarlo Pizza del Sant’Orsola di Bologna, che ha innalzato di oltre un anno e mezzo la prospettiva di sopravvivenza dei pazienti sottoposti alla sperimentazione, la realizzazione di un gel malleabile per la cura di gravi ferite croniche come ulcere profonde curata da Catuscia Orlandi del Centro Grandi Ustioni di Cesena, ed i progetti seguiti da Elena Bondioli anch’essa in forza al Centro Grandi Ustionati del Bufalini di Cesena, uno sulla produzione in laboratorio di un tessuto cutaneo per la cura delle grandi ustioni, che ha eliminato il rischio di rigetto da parte del ricevente;  l’altro studio riguardante la creazione tessutale per la cura dei grandi ustionati attraverso le cellule staminali adulte prelevate dalle ossa del bacino del paziente stesso. Le cellule che genereranno il tessuto da trapiantare verranno caratterizzate in laboratorio, trapiantate e fatte crescere sul posto mediante le piastrine dell’ustionato.

Rispondi

Scopri di più da altarimini.it

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading