Pedofilia, abusi su figlia convivente, condannato a San Marino

Si è concluso con la condanna a oltre sei anni di carcere il processo a un sammarinese accusato di aver abusato sessualmente della figlia della convivente, una ragazzina di 13 anni. L’udienza, davanti al giudice di primo grado, Alberto Buriani, si è svolta a porte chiuse, circondata da molto riserbo anche dopo la condanna, presente in aula l’imputato – difeso dall’avvocato Gianna Burgagni – l’avvocatura dello Stato per la costituzione di parte civile dell’Authority delle Pari Opportunità, e il legale della ragazza, avvocato Maria Cristina Lonfernini. La vicenda risale ad alcuni anni fa e nel frattempo la ragazzina era stata allontanata dall’uomo, tanto che – a quanto si è appreso – lei sarebbe poi rimasta incinta di un suo coetaneo. Per l’uomo non sono scattate misure cautelari in carcere: non ha precedenti e non ha mai passato un giorno in cella. Il processo, durato diversi mesi, si è avvalso di una serie di perizie tecniche d’ufficio e di consulenze di parte: è stata ascoltata anche la ragazzina, anche da uno psicologo.