San Marino, riforma tributaria: la proposta non piace ai Sindacati
Ai sindacati sammarinesi non piace la proposta di riforma fiscale presentata ieri dal segretario di Stato alle Finanze, Pasquale Valentini. Il problema per la Centrale sindacale unitaria (Csu) è l’ass...
Ai sindacati sammarinesi non piace la proposta di riforma fiscale presentata ieri dal segretario di Stato alle Finanze, Pasquale Valentini. Il problema per la Centrale sindacale unitaria (Csu) è l’assenza di “confronto reale con il sindacato su una materia così cruciale e decisiva per il futuro del Paese”. Bene, viene osservato, la lotta all’evasione “che deve essere il perno fondamentale di una riforma fiscale davvero equa”. Ma nelle proposte del Governo, secondo il sindacato non c’é nessuna misura realmente efficace per far emergere i reali redditi e patrimoni delle categorie autonome e delle imprese. “La sola misura proposta per i redditi da lavoro autonomo – sottolineano – è la minimum tax, che, per come è stata ipotizzata, si configura come una sorta di riedizione del sistema forfetario”. Ai lavoratori dipendenti, sarebbe poi riservata la parte più pesante della riforma. Pertanto, a giudizio dei sindacati, si va a “quadruplicare il prelievo fiscale e con le misure prospettate si determinerebbe, per uno stipendio medio, un taglio della retribuzione di circa 300 euro al mese”.
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