San Marino: tre condanne per il fallimento della Banca del Titano
Si è chiuso con tre condanne il lungo processo per la truffa alla Banca del Titano che, secondo gli inquirenti, causò il crac dell’istituto. Il giudice di primo grado, Roberto Battaglino, ha emesso un...
Si è chiuso con tre condanne il lungo processo per la truffa alla Banca del Titano che, secondo gli inquirenti, causò il crac dell’istituto. Il giudice di primo grado, Roberto Battaglino, ha emesso una condanna di tre anni e sei mesi, più 9.000 euro di multa, per Adriano Pace, ex direttore di Banca del Titano, e l’imprenditore marchigiano Stefano Marangoni. Per il terzo imputato, Maurizio Frezza, imprenditore collegato a Marangoni, un anno e nove mesi, oltre ad una multa di 6.000 euro.
Banca del Titano fu commissariata nel marzo 2006 per gravi irregolarità, dalle quali emersero le tracce di un raggiro da 10 milioni. La mente, secondo gli inquirenti, sarebbe stata Stefano Marangoni, che tramite prestanomi aveva organizzato un giro per simulare il rilascio di garanzie al fine di ottenere prestiti bancari. I beneficiari di questi prestiti acquistavano poi dalla banca titoli ‘zero coupon’ per un valore di circa la metà del prestito avuto.
Gli stessi titoli avrebbero coperto l’intero ammontare del debito con la banca dopo 25 anni. Il denaro ottenuto da Banca del Titano invece si polverizzava in altri conti correnti, determinando così per l’istituto una passività inesigibile.
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