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San Patrignano, addio Muccioli, festa per fine era

Da domenica sera, da quel comunicato congiunto – firmato Andrea Muccioli, Letizia e Gianmarco Moratti – con cui veniva sancito l’addio del figlio del fondatore di Sanpa alla guida della comunita,’ sui...

A cura di Redazione
08 agosto 2011 18:28
San Patrignano, addio Muccioli, festa per fine era -
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Da domenica sera, da quel comunicato congiunto – firmato Andrea Muccioli, Letizia e Gianmarco Moratti – con cui veniva sancito l’addio del figlio del fondatore di Sanpa alla guida della comunita,’ sui colli di Coriano era già tutto chiaro: nulla sarebbe stato più come prima. A partire dal clamore, con gli inviati delle testate giornalistiche nazionali a fare su e giù per le colline alle spalle di Rimini e dalla ridda di voci sul perché del divorzio tra il giovane Muccioli e la famiglia milanese. Rivoli di indiscrezioni – sul passato, sul presente e sul futuro della comunità di recupero più grande d’Europa – che hanno spinto la struttura alla consegna del silenzio e a fare quadrato intorno ai 1.600 ragazzi che vivono al suo interno. Se dal ‘fortino’ di San Patrignano – malgrado le inevitabili congetture affastellata qua e là – si rimanda al comunicato ufficiale, fuori abbondano le riflessioni e le parole. Dei semplici riminesi, che sbirciano i giornali e borbottano e di chi, più vicino alla famiglia come Marco Muccioli – cugino di Andrea – non esita a dire la propria tanto da aprire una pagina Facebook, per organizzare una ‘Pizzata di festeggiamento per l’espulsione di Andrea Muccioli da Sanpà. “Quella – ha spiegato all’ANSA – è una provocazione. La pagina è stata lanciata come uno scherzo. L’ho aperta ieri e ci sono passate già un po’ di persone che chiedono e fanno commenti: se raggiungiamo un buon numero, una decina di persone, magari la facciamo”. Pizzata o no, il nipote di Vincenzo Muccioli, figlio del fratello del fondatore, Pier Andrea, non manca di far sentire la sua voce. Il cambio della guardia al vertice di San Patrignano, osserva “non è inaspettato, né mi rattrista. I dissapori con i Moratti c’erano da parecchio tempo. I rapporti tra Andrea e loro erano a i ferri corti per vari motivi – aggiunge – in particolare per la gestione economica. Gli sperperi e la sua villa sono sotto gli occhi di tutti. Indipendentemente dalla ‘vulgata’ che vuole un accordo” per l’addio di Andrea Muccioli alla guida della comunità, “in realta, all’atto pratico – sottolinea ancora il cugino – è stato un aut-aut” da parte della famiglia Moratti. Quanto al futuro, argomenta ancora Marco Muccioli, “é plausibile”, quello che è stato scritto nel comunicato di domenica scorsa, ossia che toccherà alla stessa Sanpa decidere come assumersi collettivamente le grandi responsabilità portate avanti da Andrea Muccioli. D’altronde, sottolinea ancora, “penso che grandi stravolgimenti non ci saranno. Ci sono persone che hanno contribuito a creare e far crescere la comunità, le capacità ci sono, ci sono sempre state. Penso – chiosa – si possa creare una equipe, una squadra” per gestire una struttura nata nel 1978 e divenuta un vero e proprio colosso”. Una realtà da 12 milioni di euro di fatturato, circa 15 milioni di euro in arrivo da donazioni e 3,5 da contributi pubblici per la cui guida, dopo i 16 anni dell’era andrea Muccioli, si è già scatenato, sulla stampa nazionale e locale, il ‘toto-nomine’. Da più parti viene rilanciato il nome Mario Azzoni, psicoterapeuta milanese, esperto di medicina alternativa anche se non è escluso – qualora fosse davvero fatta una scelta esterna – che i Moratti possano pescare tra chi ha affiancato Letizia Moratti nella sua esperienza di sindaco di Milano. Magari una figura di spicco come quella di Mariolina Moioli, ex assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali del comune lombardo. Per altro patrocinatore del Master in Comunicazione e strategie d’intervento nelle tossicodipendenze organizzato dalla Scuola di Comunicazione dell’università Iulm in collaborazione con la Comunità di San Patrignano. (Gianluca Angelini) (ANSA)

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