Dipartimento di Economia applicata al turismo: impossibile non nasca a Rimini
Riceviamo e pubblichiamo da UNI-RiminiLa riorganizzazione dell’Università di Bologna e quindi dei Poli universitari della Romagna, in seguito all’approvazione del Nuovo Statuto di Ateneo, ha fatto nas...

Riceviamo e pubblichiamo da UNI-Rimini
La riorganizzazione dell’Università di Bologna e quindi dei Poli universitari della Romagna, in seguito all’approvazione del Nuovo Statuto di Ateneo, ha fatto nascere a Rimini il Dipartimento in “Scienze per la qualità della vita”, legato alla salute, al benessere, allo sport, alla moda, in riferimento alla fiorente attività imprenditoriale legata proprio al wellness, inteso come benessere psico-fisico della persona, che è nata e si è sviluppata sul nostro territorio a partire, storicamente, dalla cultura del bagno come cura del corpo e dello spirito e che ha visto svilupparsi poi gli stabilimenti termali di Rimini e Riccione.
Non è stato ancora possibile, invece, dare vita al secondo Dipartimento che il nostro territorio auspica, quello dedicato ad Economia applicata con particolare riferimento al turismo. Ma è impensabile che Rimini e la Romagna, con la loro storica vocazione turistica, con la più antica università del mondo alle spalle, con uno dei bacini turistici più importanti a livello internazionale, non riesca ad ottenere questo Dipartimento, che molto più difficilmente potrebbe vedere la luce, per esempio, a Bologna.
Il nostro obiettivo è quindi proprio questo e confidiamo in un lasso di tempo ragionevole di poterlo ottenere. In questa strategia, di grande aiuto è stato ed è tutt’ora il ruolo chiaro di Stefano Vitali, Presidente della Provincia di Rimini, e di Andrea Gnassi, Sindaco di Rimini, che hanno fortemente sostenuto da subito l’importanza e il ruolo del Polo di Rimini dell’Università di Bologna e hanno attivamente operato per la nascita del Dipartimento.
Proprio in questi giorni si è molto dibattuto sui giornali in merito a dati statistici che dovrebbero sancire la tenuta o meno del comparto turistico durante questa stagione estiva che è ormai agli sgoccioli. Questo dimostra la necessità e l’urgenza che ci sia uno strumento che analizzi scientificamente il fenomeno turistico. La nostra attesa, e quella di tutta la città, è che questo sia focalizzato all’interno dell’Università, che sempre più deve interagire coi sistemi economici e coi territori di appartenenza. Se questo però non dovesse accadere, è chiaro che una struttura dovrà comunque essere istituita: avrebbe poco senso se una qualche realtà, come un centro di studi turistici, dovesse nascere al di fuori del contesto universitario, non sfruttando quel prezioso giacimento di conoscenza che è il Polo di Rimini dell’Università di Bologna.