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Al 'Cervesi' di Cattolica arriva la nuova risonanza magnetica

Al “Cervesi” di Cattolica arriva la risonanza magnetica. Il venti settembre 2008, il mammografo digitale; il 18 luglio 2009, l’ecocardiografo; il 7 luglio 2010, la tac multistrato; il 12 febbraio 2011...

A cura di Redazione
29 gennaio 2012 08:32
Al 'Cervesi' di Cattolica arriva la nuova risonanza magnetica -
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Al “Cervesi” di Cattolica arriva la risonanza magnetica. Il venti settembre 2008, il mammografo digitale; il 18 luglio 2009, l’ecocardiografo; il 7 luglio 2010, la tac multistrato; il 12 febbraio 2011, l’ecotomografo all’Ospedale di Riccione; e il 28 gennaio 2012, quest’altra importante apparecchiatura.
In due anni e mezzo la Banca di Credito Cooperativo di Gradara ha donato all’Azienda USL, e quindi ai cittadini del territorio di Rimini (in particolare Cattolica e la zona sud) cinque importantissime apparecchiature, per un valore di oltre un milione e mezzo di euro, dimostrando grande lungimiranza e responsabilità sociale.
L’Azienda ha provveduto ad eseguire, al bisogno, i lavori necessari per accogliere le nuove apparecchiature, e soprattutto ne ha ottimizzato l’uso al fine di massimizzarne l’utilità per i pazienti fornendo un servizio sempre più adeguato, puntuale e tempestivo.
La risonanza magnetica nucleare che si inaugura oggi, e che sostituisce un apparecchio ormai obsoleto, non è altro che l’ennesimo gesto di collaborazione tra l’istituto di credito e l’Azienda.
La nuova risonanza è denominata Brivo Mr355 1,5T, prodotta dalla General Electric, è dotata di un sistema di diagnostica ad alto campo che consente l’analisi del corpo intero, nonché di nuove tecnologie che rendono più “accogliente” e sicuro l’apparecchiatura per il paziente, tra l’altro per il minor rumore di fondo durante l’esame. L’apparecchia pesa 60 quintali, ed il suo “cuore”, costituito da un potentissimo magnete, deve essere mantenuto costantemente alla temperatura di meno 200 gradi centigradi grazie ad un “sarcofago” metallico e al gas elio.
All’interno dell’Ospedale “Cervesi” di Cattolica sono stati effettuati lavori per circa 260mila euro, necessari per consentire alla nuova apparecchiatura, di grandi dimensioni, di trovare posto all’interno dell’Unità Operativa di Radiologia: circa 180mila euro per la sistemazione dei locali e circa 80mila euro per la collocazione di una “gabbia di Faraday”, necessaria per “contenere” l’apparecchio. Si aggiungono ulteriori 100mila euro per l’affitto di un’apparecchiatura sostitutiva utilizzata nel periodo di sostituzione dell’apparecchio vecchio (che aveva 11 anni) con il nuovo.
L’utilizzo previsto della macchina, il cui costo è di circa 700mila euro euro, è di 40 esami osteoarticolari a settimana e di circa 18 esami total body a settimana, cui si aggiungono gli esami di neuroradiologia per un totale di 120 esami a settimana.

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