A Enada Primavera Irene Baroni, campionessa italiana di poker
Dopo essere stata portabandiera della nazionale italiana alle Olimpiadi di bridge a Pechino 2008 e quindi aver raggiunto il culmine, Irene Baroni ha deciso di cambiare gioco e di passare al poker. Ogg...


Dopo essere stata portabandiera della nazionale italiana alle Olimpiadi di bridge a Pechino 2008 e quindi aver raggiunto il culmine, Irene Baroni ha deciso di cambiare gioco e di passare al poker. Oggi è la migliore giocatrice italiana e nel 2009 nella cittadina austriaca di Baden, da sola donna iscritta al torneo di poker ha sbaragliato il campo.
Mercoledi 14 marzo Irene Baroni ha incontrato il pubblico ad Enada in un incontro organizzato da JEA e Rimini Fiera. La Baroni gioca in media 8-10 ore al giorno ed è una professionista col sogno di sbancare il torneo più importante al mondo, in programma a luglio a Las Vegas. Al vincitore andranno 9 milioni di dollari.
“Il poker è un gioco, così l’intendo io, e le donne hanno grandi possibilità di ben figurare. Al tavolo l’uomo le considera – spesso giustamente – parsimoniose e poco propense al rischio. Se invece si capisce che non ci sono soldi in palio oltre all’iscrizione al torneo, allora la donna esprime le sue qualità di analisi dell’avversario ed ha spesso la meglio”
Oggi in Italia il 10% dei giocatori di poker è donna, ma la crescita è esponenziale. L’apertura entro il 2012 di sale poker per il gioco live allargherà ulteriormente la partecipazione femminile.
“Gioco molto, ma è importante studiare, dalla strategia a testi sul calcolo delle probabilità. Il pregiudizio sul poker va superato, è un gioco come un altro e i tornei hanno un costo di iscrizione come in tanti altri ambiti e poi vince il migliore!