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Funerali Dayana e Williams, Mons. Lambiasi: non siamo soli davanti alla morte

E' il giorno dell'ultimo saluto a Williams e Dayana Arlotti. Dall'altare del duomo di Rimini, il vescovo Mons. Francesco Lambiasi si è fatto portavoce del grande dolore della comunità di fronte al tri...

A cura di Redazione
20 marzo 2012 14:00
Funerali Dayana e Williams, Mons. Lambiasi: non siamo soli davanti alla morte -
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E' il giorno dell'ultimo saluto a Williams e Dayana Arlotti. Dall'altare del duomo di Rimini, il vescovo Mons. Francesco Lambiasi si è fatto portavoce del grande dolore della comunità di fronte al triste destino della bimba e del padre: "E' l'ora del buio, e' l'ora del pianto e del grido", ha evidenziato nella sua omelia. "Le possibili parole di umano confronto si spengono in gola, le labbra rimangono sigillate in un silenzio sgomento e impotente": sono le parole che hanno descritto con efficacia lo sconcerto degli intervenuti alla messa di suffragio.  ll passaggio più commovente ad un terzo dell'omelia, quando il Vescovo Lambiasi ha fatto rivivere  ai presenti i tragici momenti delllo scorso 13 gennaio: "C'è un povero più povero di una bambina innocente e indifesa, che in quella immane sciagura può contare solo sulla stretta protettiva ma fatalmente impotente del suo papà ?".

Nel giorno del grande dolore, rimane però la consolazione della vita ultraterrena; la consolazione dell'abbraccio di Gesù Cristo nel momento della morte, un abbraccio che accompagnerà Williams e Dayana nell'ultimo viaggio che li condurrà nel regno di Dio. Infine un appello a Maria, affinchè "Custodisca il tenero germoglio della piccola Dayana e lo faccia ritrovare sbocciato come un candido fiore nell'eterna primavera, quando Dio tergerà ogni lacrima dai nostri occhi".

Nella sua toccante orazione, il vescovo ha riservato un passaggio anche per i responsabili della tragedia: "Non è stato Dio a distrarsi quel tredici gennaio sera, nè a rendersi latitante al largo dell'Isola del Giglio", ha dichiarato con tono solenne. Saranno la giustizia umana prima e il tribunale divino poi a giudicare coloro che "Questa catastrofe devastante potevano e dovevano del tutto evitare".

Riccardo Giannini

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