Il ministro della Giustizia Paola Severino a San Patrignano: bonta' di pene alternative
Pranzo con i 1.300 ragazzi della comunità di San Patrignano per il ministro della Giustizia Paola Severino. Secondo il ministro, racconta una nota della comunità, il carcere non sempre è un luogo idea...

Pranzo con i 1.300 ragazzi della comunità di San Patrignano per il ministro della Giustizia Paola Severino. Secondo il ministro, racconta una nota della comunità, il carcere non sempre è un luogo ideale per rieducare e "San Patrignano con la sua dedizione dimostra come le pene alternative, se perseguite con grande tenacia e convinzione, possano essere una risposta risolutiva e ad offrire una concreta prospettiva di futuro".
Dopo il pranzo il ministro ha visitato i laboratori di formazione, centro medico, centro studi e nido. Severino è arrivata a San Patrignano alle 14 col coordinatore del Comitato sociale della comunità, Antonio Tinelli, e con l'ex ministro dell'Istruzione e sindaco di Milano Letizia Moratti. "Di fronte a questa realtà – riporta la nota – ho avuto due reazioni: la prima dal punto di vista dei sentimenti, per la grande emozione di vedere vite spezzate che trovano la forza di riprendersi; la seconda più razionale, per la grande professionalità e competenza con cui il problema della tossicodipendenza viene affrontato".
Dal 1988, infatti, la comunità ha accolto oltre 3.600 persone agli arresti domiciliari o in affidamento ai servizi sociali, sostituendo più di 4.000 anni di carcere in percorsi riabilitativi. Nel solo 2011, ci sono stati 54 ragazzi ai domiciliari e 121 con provvedimenti di affidamento o detenzione.
"Un impegno costante , visto che siamo fra le strutture esistenti nel nostro paese a mettere in atto percorsi a lungo termine per questi ragazzi – ha spiegato Marcello Chianese, responsabile dell'ufficio legale della comunità. I nostri operatori, insieme a quelli della rete di associazioni collegata a San Patrignano, entrano quotidianamente in molti penitenziari per rispondere alle richieste di aiuto e programmare percorsi alternativo in comunità".