"iTunes, YouTube, We are – Abitare il mondo al tempo dei Social Network" è il tema dell’edizione 2013 del Pozzo di Scienza, il progetto del Gruppo Hera, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, dedicato alla divulgazione di temi scientifici ai ragazzi delle scuole superiori di Rimini, Faenza, Imola, Ravenna, Lugo, Ferrara, Modena, Bologna, Forlì e Cesena. Realizzato in collaborazione con la società torinese “Codice. Idee per la cultura”, partirà a Rimini il 25 marzo.
In totale, a Rimini saranno oltre 1.900 i ragazzi di 4 scuole che parteciperanno alle attività. Da lunedì 25 a mercoledì 27 marzo le scuole coinvolte nel progetto saranno il Liceo Scientifico Statale “E. Einstein”, l’Istituto Tecnico Industriale Statale “L. da Vinci”, l’Istituto Tecnico Statale per Geometri “O. Belluzzi”, l’Istituto di Istruzione Superiore “L. Einaudi” a Novafeltria. Complessivamente 78 classi accompagnate da oltre 100 docenti: un impegno forte da parte di Hera che permette agli studenti di incontrare divulgatori scientifici, docenti universitari, giornalisti e blogger, per trasmettere ai ragazzi la consapevolezza delle potenzialità degli strumenti a loro disposizione e dei rischi, inevitabili, che questi mezzi comportano.
Sull’intero territorio servito da Hera, questa edizione di Un Pozzo di Scienza ha attirato 46 licei e istituti tecnici, entrando in più di 500 classi e coinvolgendo 13.700 ragazzi.
“Come azienda che si occupa di ambiente ed energia, tutti i giorni ci confrontiamo con i progressi della scienza: per questo, abbiamo il dovere di investire nella scuola e nella crescita della cultura scientifica dei giovani – commenta il Direttore Hera dell’Area territoriale di Rimini Tiziano Mazzoni – Quella della tecnologia e del web è una sfida per tutti e lo è ancora di più per le nuove generazioni. Il nostro obiettivo è promuovere una cultura della scienza mettendo a disposizione approcci innovativi, facili e interattivi, per incuriosire i giovani e aiutarli a costruire un futuro migliore” .
Le attività: dai giochi on line a Instagram
Laboratori e conferenze seguiranno 5 filoni principali: "Partecipare", "Comunicare", "Scuola 2.0", "Innovare" e "Vivere in rete". Tra le attività proposte, ci sarà il gioco di ruolo "Log in – Log out", appositamente pensato per gli studenti delle superiori per capire le dinamiche e i retroscena dei social network, e incontri con esperti su temi attuali come i giochi on line e le dipendenze da internet, la trasformazione del sistema musicale con l’avvento del web e i download illegale, il passaggio da pellicola fotografica alla tanto amata “app” per smart phone Instagram.
Il tema, trasversale e di grande attualità, ha portato alcuni istituti a organizzare conferenze dedicate al diverso approccio generazionale ai mezzi di comunicazione digitale e ai social media in orari extrascolastici, in modo tale da poter coinvolgere anche i genitori degli studenti e il corpo docente.
Gli studenti di Rimini nel corso delle 3 giornate dedicate alla scienza parteciperanno a laboratori, giochi di ruolo, workshop interattivi. Avranno inoltre l’opportunità di seguire 4 incontri:
“Imparare in rete” condotto da Marika De Acetis, biotecnologia e comunicatrice della scienza; “Le emergenze ambientali” tenuto da Elena Rapisardi, esperta di comunicazione dei rischi in emergenza; “L’innovazione all’epoca della sua riproducibilità di massa. Il caso Arduino” con Davide Gomba, CEO di Officine Arduino. Il programma completo del Pozzo di Scienza si trova su http://ragazzi.gruppohera.it
Insieme alle attività di divulgazione scientifica, il Gruppo Hera lancia quest’anno anche il concorso “Un pozzo di idee”: i ragazzi sono invitati a lanciare suggerimenti e proposte “smart”, per migliorare la propria città, e a condividerli sul social network Uptu (www.uptu.com), una piattaforma di collaborazione sociale, per raccogliere idee, ricercare esperienze, trovare soluzioni a problemi collettivi. In palio ci sono: un tablet di ultima generazione e abbonamenti a riviste come Le Scienze e Wired, Gli studenti potranno caricare le loro proposte fino al 27 marzo, ad aprile Hera comunicherà i nomi dei vincitori sul sito, scelti da una giuria tecnica di esperti.
Adolescenti e web: alcuni dati
Una recente ricerca di Eurispes con Telefono Azzurro, infatti, lo spiega bene: oggi il 95,7% degli adolescenti usa Internet tutti i giorni e almeno 8 scuole su 10 in Italia hanno computer e laboratori informatici disponibili. Non tutti gli studenti, però, sanno sfruttare al meglio le possibilità del web nella didattica. L’indagine, infatti, dice anche che solo il 23,7% dei bambini e solo il 28% degli adolescenti ha affrontato in classe il tema della sicurezza in Internet. In particolare, la diffusione dei social network e dei media digitali, oltre a stimolare la nascita di nuovi linguaggi, sta influenzando il comportamento dei ragazzi. Tanto per dare un’idea, degli oltre 22 milioni di utenti italiani di Facebook, più di 3 milioni sono minorenni (il 15% a settembre 2013, secondo l’Osservatorio social media su vincos.it). E nel Nord Italia, l’80% degli adolescenti ha un suo profilo su un social network. Ecco perché il Pozzo 2013 si è posto l’obiettivo di diffondere presso i cittadini del futuro l’idea di conoscenza accanto a quella di responsabilità, facendo passare il concetto di una cultura scientifica applicata alla vita quotidiana.