Rimini, Mobycult: Manuel de Sica presenta "Di figlio in padre"

Martedì 6 agosto a MobyCult protagonista sarà una delle grandi “famiglie d’arte” del cinema italiano, quella dei De Sica. Così come è ritratta in “Di figlio in padre” (Bompiani), il memoir autobiograf...

A cura di Redazione Redazione
05 agosto 2013 13:57
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Martedì 6 agosto a MobyCult protagonista sarà una delle grandi “famiglie d’arte” del cinema italiano, quella dei De Sica. Così come è ritratta in “Di figlio in padre” (Bompiani), il memoir autobiografico che il compositore Manuel De Sica presenterà, in dialogo con Francesca Fabbri Fellini. Primogenito di Vittorio De Sica, regista che ha improntato la stagione neorealista del cinema italiano, e dell’attrice Maria Mercader, Manuel ha studiato con Bruno Maderna ed Henry Mancini. Autore di musica sinfonica e da camera, deve la notorietà presso il grande pubblico alle oltre cento colonne sonore composte. Sono cinque i film del padre per cui ha scritto le musiche, da “Amanti”, del 1968 a “Il giardino dei Finzi-Contini”, che gli valse una nomination all’Oscar nel 1971, e poi “Lo chiameremo Andrea”, “Una breve vacanza” e “Il viaggio”, con un episodio di “Le coppie”: “Il leone”. Per Carlo Verdone, suo cognato, Manuel De Sica ha musicato “Al lupo al lupo” (l’ultimo film della Mercader), per cui ha vinto il Nastro d'Argento nel 1992, seguito nel 1996 dal David di Donatello per la colonna sonora di Celluloide di Carlo Lizzani. Ma “La mia passione” ha dichiarato il compositore, che è presidente dell’Associazione Amici di Vittorio De Sica per il restauro delle opere paterne, “è la memoria”. Forse per questo Manuel De Sica, già scrittore di racconti, con “Di figlio in padre” è riuscito, intrecciando la sua biografia con quella del padre, a tracciare non solo un ritratto inedito e umanissimo del grande regista, vincitore di quattro Oscar, ma anche a fotografare un'epoca: quella in cui l'Italia, appena uscita dalla guerra, scoprì il cinema. Così, di pagina in pagina, sfilano i protagonisti dello schermo davvero grande di allora: attori, registi, sceneggiatori, da Marcello Mastroianni a Totò, da Federico Fellini a Cesare Zavattini. E agli aneddoti, ritratti, battute, simpatie e antipatie professionali si intreccia la più intima narrazione del Vittorio De Sica privato, padre esigente verso il talento artistico dei figli, ma che per amor loro per anni si divise tra due case e due menage familiari, quello con Giuditta Rissone, da cui aveva avuto Emilia, e quello con la Mercader, madre di Christian e Manuel, chè allora la possibilità di divorziare non c’era. A completare il libro, un ricco racconto per immagini curato dallo stesso autore. L’appuntamento è presso la vecchia pescheria di piazza cavour alle ore 21.30. Ingresso libero.

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