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Atti di bullismo nelle scuole di Morciano, lotta studentesca denuncia grave situazione

Riceviamo il comunicato stampa di "Lotta Studentesca Rimini" e pubblichiamo. Ne diamo spazio sul nostro portale in quanto riteniamo gravi le segnalazioni ricevute dalle scuole di Morciano di Romagna....

A cura di Redazione
06 dicembre 2013 10:30
Atti di bullismo nelle scuole di Morciano, lotta studentesca denuncia grave situazione -
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Riceviamo il comunicato stampa di "Lotta Studentesca Rimini" e pubblichiamo. Ne diamo spazio sul nostro portale in quanto riteniamo gravi le segnalazioni ricevute dalle scuole di Morciano di Romagna. Siamo comunque a disposizione di chi voglia eventualmente replicare o confermare la sussistenza di questa realtà. 

Su segnalazione di diversi genitori, il movimento politico Forza Nuova ed il movimento giovanile Lotta Studentesca intendono denunciare i gravi episodi di bullismo e di violenza ripetutisi presso le scuole secondarie superiori di Morciano, ed in particolar modo presso la sede dell'Istituto Professionale “S. Zavatta”. Un vero e proprio bronx in cui regnano incontrastate bande di giovani stranieri, principalmente provenienti dai Balcani, in un pesante clima di terrore fatto di furti, estorsioni e botte da orbi. Sono proprio questi infatti i principali fatti riportati da genitori stanchi delle vessazioni sui propri figli e che troppo spesso si avvicinano al pensiero di farsi giustizia da soli. Padri e madri che raccontano disperati di come i figli siano stati inseguiti davanti a scuola nel tentativo di sottrarre loro il telefonino o, nei peggiori dei casi, descrivono in lacrime l'ultimo violento pestaggio subito dai giovani studenti per aver incrociato lo sguardo sbagliato nel momento sbagliato.

Richieste di denaro, sigarette, cellulari e qualsiasi altro oggetto di valore richiesti come “pizzo” per evitare il linciaggio da parte del branco nel totale silenzio dell'amministrazione scolastica e delle istituzioni che più volte hanno ricevuto segnalazioni da parte delle famiglie. Tanto è vero che diversi genitori sono stati costretti a ritirare i propri figli dall'istituto per donare loro un po' di pace e rivedere il sorriso sui loro volti.

Lotta Studentesca, nell'esprimere la propria solidarietà alle famiglie dei ragazzi fatti oggetto delle volenze, lancia a gran voce un appello disperato alle istituzioni: “Poco contano le parole di politicanti di mestiere e di pseudospecialisti che con loro fandonie vogliono far credere che l'integrazione tra culture diverse può avvenire semplicemente e, soprattutto tra i giovani, in maniera immediata – dichiara il responsabile provinciale del movimento Luca Paglierani – la realtà è ben diversa e le classi con troppi stranieri, oltre al sensibile rallentamento dei percorsi di studio, rappresentano una vera e propria minaccia per gli studenti italiani”.

E a rincarare la dose interviene anche il responsabile di Forza Nuova per la regione Romagna Mirco Ottaviani – “Esprimo la mia più totale vicinanza ai ragazzi vittime delle violenze e alle loro famiglie. Abbiamo già inoltrato una lettera al dirigente scolastico dell'Istituto, nonché all'assessore provinciale scuola e formazione Meris Soldati ed al primo cittadino di Morciano Claudio Battazza, inoltre ho provveduto personalmente a presentare un'esposto presso le autorità competenti”.

“La quota di autori di reato immigrati o figli di immigrati si sta alzando in maniera esponenziale nel nostro paese – incalza il responsabile – ciò nonostante determinati media e cerchie politiche non desistono dal tentativo di negare, mascherare o sdrammatizzare il tema della violenza di matrice allogena”.

“Se continueranno queste mescolanze di diverse culture, talvolta lontane, – prosegue Ottaviani – è lecito aspettarsi episodi di questo tipo, senza doversi troppo sbalordire se sono sempre più i ragazzi italiani vittime di soprusi da parte di giovani stranieri. L'immigrazione è un problema serio e l'invasione che l'Italia sta subendo, il nostro popolo non è più disposto a sopportarla”. 

Poi conclude – “E' facile ciarlare di integrazione e tolleranza, riempiendosi la bocca di proclami e belle parole, ma se vogliamo risolvere i problemi dobbiamo poterli chiamare per nome, senza venir tacciati di razzismo”. Nella foto ISISS Morciano di Romagna (RN)

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