Pasqua: a Pennabilli rivive la storica processione del Venerdì Santo con figuranti in costume

“Alle ore venti di ogni Venerdì Santo le centinaia di persone che compongono l'eterogeneo mosaico della Processione dei Giudei sono al loro posto, perché ognuno sa che questa impareggiabile manifestaz...

A cura di Redazione
16 aprile 2014 05:32
Pasqua: a Pennabilli rivive la storica processione del Venerdì Santo con figuranti in costume -
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“Alle ore venti di ogni Venerdì Santo le centinaia di persone che compongono l'eterogeneo mosaico della Processione dei Giudei sono al loro posto, perché ognuno sa che questa impareggiabile manifestazione, dove non c'è guadagno nè gloria per nessuno, se è per molti Fede e Amor di Dio, è per tutti, indistintamente, amore per il paese, cultura e civiltà”.

Così è stata descritta la processione dei Giudei da un cittadino di Pennabilli che, come tutti i pennesi, ne fu spettatore da bambino, poi partecipante attivo.

La rievocazione della passione di Cristo che si svolge a Pennabilli da alcuni secoli, non ha una datazione certa, poiché il suo inizio si perde nella notte dei tempi, risalendo forse già al XIII secolo. Essa rappresenta di certo uno dei momenti più significativi della tradizione pennese, che si tramanda di generazione in generazione, e per questo è intimamente legata alla vita di ognuno, da tutti attesa, da tanti accuratamente organizzata.

La “Processione dei Giudei” fa rivivere l’antica rappresentazione della passione di Cristo, percorrendo tutto il centro storico, dal castello di Penna al castello di Billi, con partenza dalla Chiesa della Misericordia – aperta soltanto in questa occasione – ed arrivo al Golgota, sulle pendici del monastero delle Suore Agostiniane, in un’atmosfera particolarmente solenne e suggestiva.

Agli uomini delle confraternite, vestiti con i tradizionali abiti, spetta il compito di trasportare a spalla una rarissima scultura in cartapesta policroma datata 1631, raffigurante la Madonna e il Cristo morto, che esce dalla chiesa della Misericordia solo in questa notte del Venerdì Santo.

Il gruppo scultoreo è accompagnato in processione da preghiere e canti medievali; particolarmente suggestive sono le voci delle donne, che seguono le figure sacre, cantando lo Stabat Mater, che costituisce un patrimonio storico nella memoria degli abitanti di Pennabilli, o di chiunque abbia assistito alla processione.

Assieme ai fedeli in corteo, partecipano alla processione 70 figuranti in costumi d’epoca: i soldati romani in marcia al rullo dei tamburi, le pie donne, il Cireneo e il Cristo, oppresso dal peso della Croce, e gli incappucciati che inalberano i simboli della passione.

Il corteo arrivato al monastero delle Monache di Clausura, sosta brevemente dentro la piccola chiesa e contemporaneamente, sulla strada che conduce al Castello di Billi, in uno scenario naturale e suggestivo, illuminato da torce e falò accesi sul fianco dell'altura, viene rievocata con uno spettacolo di voci, musiche e luci, la Passione e morte di Gesù.

Questa tradizione, che si mantiene viva da tempo remotissimo, non è dunque un semplice corteo di figuranti né solo una funzione religiosa, ma un evento sospeso tra rito e festa, tra mistero e fascino, che diventa per tanti, anche per chi capita a Pennabilli in questa notte, una esperienza da ricordare

Programma di venerdì 18:

ore 20.00 Cattedrale – Liturgia "Nella Passione di Cristo" celebrata da S.E. Andrea Turazzi Vescovo della Diocesi di San Marino e Montefeltro

ore 21.00 Chiesa della Misericordia -partenza processione dei Giudei

ore 22.00 Castello di Billi – Rievocazione della Passione e Morte di Gesù

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