Video: 250 studenti a scuola nel tribunale di Rimini per parlare di mafia e legalità
Accrescere la consapevolezza nei ragazzi sui temi della legalità e della giustizia e in particolare sul fenomeno mafioso e sulla presenza della criminalità organizzata anche nel territorio in cui vivo...

Accrescere la consapevolezza nei ragazzi sui temi della legalità e della giustizia e in particolare sul fenomeno mafioso e sulla presenza della criminalità organizzata anche nel territorio in cui vivono. Queste le basi da cui partirà il prossimo 21 febbraio la giornata intitolata “Cento passi della giustizia verso il 21 marzo”, che vedrà coinvolti 250 studenti delle scuole superiori della provincia di Rimini in una mattinata di workshop su questi temi.
L’evento si terrà presso il Tribunale di Rimini e si unisce alle varie iniziative poste in essere in altre città d’Italia in preparazione della “XX Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, organizzata dall’associazione “Libera: Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” insieme ad “Avviso Pubblico”, che si terrà sabato 21 marzo a Bologna. “La verità illumina la giustizia”, questo il titolo scelto per la manifestazione del prossimo 21 marzo. Prevista durante questa giornata la commemorazione delle vittime delle mafie ma anche il ricordo dei morti per la strage del 2 agosto alla Stazione di Bologna e di Ustica (di cui ricorre il 35° anniversario) nonché delle vittime del genocidio di Srebrenica, a 20 anni dai fatti.
A Rimini si è scelto di proporre tale approfondimento agli studenti delle scuole superiori della città, collaborando con le espressioni della società civile maggiormente impegnate sulle tematiche della legalità. L’iniziativa del 21 febbraio vede pertanto la partecipazione, accanto al Tribunale di Rimini e alla Sottosezione locale dell’ANM, nonché a Libera Rimini, di altri soggetti, quali la Consulta degli Studenti, l’Ufficio scolastico territoriale di Rimini, l’Ordine degli avvocati di Rimini, l’Osservatorio provinciale di Rimini sulla criminalità organizzata e il Coordinamento antimafia riminese.
In concreto, la giornata vedrà la partecipazione di sei classi delle scuole superiori della città e si articolerà attraverso un ciclo di tre workshop, intitolati “La Testimonianza”, “L’Impegno” e “La Consapevolezza”, a cui i ragazzi parteciperanno avvicendandosi nelle tre aule dove essi si tengono.
Nel primo workshop, “la testimonianza” sarà quella di Giuseppe Giordano, ex Ispettore della Direzione Investigativa Antimafia (DIA), che ha operato in Sicilia ed ha collaborato con i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Nel secondo si parlerà de “l’impegno” delle associazioni e dei singoli partecipanti nell’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, con il racconto dei giovani riminesi che hanno partecipato in questi anni ai campi di lavoro e le informazioni fornite dalla prof. Stefania Pellegrini, docente della facoltà di giurisprudenza di Bologna e direttore del master di II livello in “Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscate”, sulle misure del sequestro e della confisca dei beni.
Il terzo workshop cercherà di aumentare “la consapevolezza” dei giovani partecipanti, attraverso la descrizione della presenza del fenomeno mafioso a Rimini e in Emilia Romagna fornita dall’Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata e dal Coordinamento antimafia di Rimini.
I lavori saranno preceduti da interventi del Prefetto di Rimini dott. Claudio Palomba, del Presidente del Tribunale dott.ssa Rossella Talia, del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Rimini, dott.ssa Agostina Melucci, del Presidente del Consiglio dell’Ordine .