A processo per uccisione cuccioli di cane, agricoltore contesta il test del dna
Non è stato l'agricoltore 50enne di Novafeltria, a processo per l'uccisione di 5 cuccioli di cane, a spiegare che quella dell'eliminazione delle cucciolate indesiderate è una prassi nelle zone di camp...


Non è stato l'agricoltore 50enne di Novafeltria, a processo per l'uccisione di 5 cuccioli di cane, a spiegare che quella dell'eliminazione delle cucciolate indesiderate è una prassi nelle zone di campagna. Sono stati i Militari del Corpo Forestale, ascoltati in giudizio nella giornata di lunedì, a fare quest'osservazione al giudice. Il 50enne, che rischia una pena da 4 mesi a 2 anni di reclusione, si è professato innocente, mentre il suo legale Luca Greco ha contestato la validità del test del dna operato sul cane femmina di proprietà dell'imputato, l'unico elemento che potrebbe ricondurre i cinque cuccioli al 50enne.