Scoperto il grande dipinto murale dedicato a Santo Amato di Saludecio
E’ stato scoperto giovedì sera sulla facciata principale dell’Hospitale del Santo Amato di Saludecio, al termine della processione per la rituale Festa del Santo, il grande dipinto murale eseguito dal...

E’ stato scoperto giovedì sera sulla facciata principale dell’Hospitale del Santo Amato di Saludecio, al termine della processione per la rituale Festa del Santo, il grande dipinto murale eseguito dall’artista Mauro Trotta e progettato da Marisa Russo, direttore artistico e studiosa di simbologia. Consegnato simbolicamente alla città e ai cittadini, il murale si aggiunge alle cinquanta opere realizzate nel corso degli anni a Saludecio con il progetto “Le invenzioni dell’800”.
Voluto dall’Opera Pia dell’Hospitale del Santo Amato, richiesto dall’allora presidente Luigi Calesini, deliberato dall’Amministrazione comunale di Saludecio proprietaria dell’edificio, ed approvato dalla Sovrintendenza ai Beni culturali ed artistici, il murale rappresenta una sintesi equilibrata di molti simboli appartenenti a Santo Amato. Evidenzia una grande conchiglia che sovrasta ed accoglie il Santo, non solo simbolo del pellegrino, ma anche di maternità, del grande suo culto alla Madre celeste, la Vergine Maria.
In mano il Santo ha il suo bastone, che diviene l’olmo a cui è legato un suo miracolo, e che ricorda il significativo ed attuale richiamo all’equilibrio naturale del Santo contadino, dedito all’agricoltura.
Tra i simboli che nel dipinto esprimono concetti importanti, anche il suo rosario, inventato da San Domenico come serto di rose da offrire alla Madonna, che pende dal suo cordone, formato da piccole rose arancio, come quelle che spontaneamente crescono ai piedi di questo dipinto tutto l’anno, anche sotto la neve. Il murale, tra cielo ed acqua, è solare, e intende infondere spiritualità e speranza, comunicando inconsciamente tutti i significati simbolici concettuali.
Le celebrazioni di maggio per Santo Amato proseguono domani 9 maggio con la presentazione della medaglia dedicata alla canonizzazione. Appuntamento alle 18 al teatro comunale “Verdi” per parlare di arte e spiritualità con Arnaldo Pedrazzi su “L’importanza della medaglia nella storia”; lo scultore Terenzio Pedini, autore dell’incisione, su “Una vita per la scultura”; Silvia Bernardi su “Il Santo Amato Ronconi e la spiritualità a Saludecio”. In conclusione della conferenza, promossa dall’associazione Vivi Saludecio, saranno consegnate le medaglie fatte coniare in occasione della Santificazione di Amato Ronconi.
Domenica mattina è in calendario invece la processione da Tavullia, con l’accoglienza dei pellegrini alle 11 a Porta Montanara. Le messe si terranno alle ore 8.30, 10, 11.15 e 17.