L'emozionante storia di Rolando, rivive grazie trapianto polmoni: 'trascorrerò un favoloso Natale'
Una storia a lieto fine che ci ricorda l'importanza della donazione degli organi, ma anche un esempio di buona sanità e della professionalità dei medici del nostro sistema sanitario. E' la storia di R...


Una storia a lieto fine che ci ricorda l'importanza della donazione degli organi, ma anche un esempio di buona sanità e della professionalità dei medici del nostro sistema sanitario. E' la storia di Rolando Mobiglia: origini lombarde, ma romagnolo doc, tanti anni di residenza a Novafeltria, conosciuto da molti riminesi per il suo lavoro di venditore alla concessionaria Japan Car di San Marino. Marito di Franca e padre di Diego e Daniele, Rolando è stato sottoposto a un delicatissimo intervento per il trapianto di due polmoni presso l'ospedale Sant'Orsola di Bologna. Eseguito il 27 ottobre e durato dodici ore, dalle 6 del mattino alle 18, l'intervento ha messo fine a un calvario iniziato nel 2012, quando a Rolando fu diagnosticata una broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) di 4° grado, con enfisema polmonare. Da qui le prime cure e l'ossigenoterapia, ma il suo destino sembrava segnato: insufficienza polmonare. Il trasferimento a Villagrande, per respirare la più salubre aria dei monti, era inevitabilmente solo un palliativo. Fu il suo medico di famiglia, il dott.Donati, a prodigarsi per dare una possibilità a Rolando, per tutti "Rolly". Nel gennaio 2015 la chiamata del reparto di chirurgia toracica dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna e l'inserimento in lista di attesa per il trapianto bi-polmonare. L'unica possibilità di salvezza un lungo e pericoloso intervento, che poteva ridare a "Rolly" la possibilità di una vita normale, di ritrovare i piccoli gesti quotidiani, perché oramai anche alzarsi da una sedia era diventata una dura impresa. Dodici ore sotto i ferri. La luce. L'intervento riuscito alla perfezione. Ma la battaglia non era ancora finita: la degenza in rianimazione, il passaggio dal reparto di terapia intensiva a quello di chirurgia toracica, la lunga riabilitazione per la guarigione completa. A quasi due mesi da quell'indimenticabile 27 ottobre, il regalo di Natale più bello per lui e la sua famiglia: il ritorno a casa, avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì 21 dicembre. "Con le donazioni di organi si può rinascere e vivere una nuova vita. Un'esperienza fantastica", ci racconta "Rolly". "Una storia da ricordare, una storia da raccontare", ribaltando un celebre verso del poeta Fabrizio De Andrè. La storia di un guerriero che non ha mai perso la speranza. La storia di una lunga e vincente battaglia, condotta con l'aiuto di un angelo che gli ha donato una parte di sé.
Riccardo Giannini