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Sciopero personale asili nido di Rimini, il Comune non arretra davanti alla protesta

L'Amministrazione Comunale di Rimini ribadisce la propria scelta di privatizzare parte dei servizi delle scuole di infanzia del territorio comunale. Lo ha fatto nell'incontro con i sindacati, a margin...

A cura di Redazione
07 novembre 2016 13:28
Sciopero personale asili nido di Rimini, il Comune non arretra davanti alla protesta -
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L'Amministrazione Comunale di Rimini ribadisce la propria scelta di privatizzare parte dei servizi delle scuole di infanzia del territorio comunale. Lo ha fatto nell'incontro con i sindacati, a margine dello sciopero e dell'assemblea pubblica di piazza Cavour dei docenti e del personale delle scuole. Per il Comune di Rimini, la scelta di introdurre un modello di organizzazione e gestione integrato è giustificata dalla volontà di garantire un alto livello di servizio, a fronte delle normative stringenti sul bilancio degli enti comunali e sull'assunzione di personale pubblico. Non solo: il Comune di Rimini intende scongiurare ogni ipotesi futura di chiusura anche solo di una delle strutture pubbliche. Oltre a mantenere la qualità del servizio e a garantirne la sostenibilità economica nel medio lungo periodo, la gestione integrata consentirà di ampliare la gamma di servizi offerti alle famiglie, ad esempio estendendo la fascia oraria del servizio (fino alle 18.30 o oltre, come già si sta vedendo in altri territori quali ad esempi la Toscana e la Brianza, o estendendolo al sabato), come si sta facendo in molte realtà italiane. 

Rimarrà di competenza del Comune l'iscrizione e l'inserimento degli alunni nelle graduatorie, così come la formazione delle classi; la manutenzione straordinaria degli immobili e delle attrezzature; soprattutto la determinazione delle rette e la loro riscossione.

L'amministrazione comunale ha anche ricorcato che scadrà il 1 dicembre il termine per partecipare all'apposito bando, che consentirà una gestione integrata di una parte dell’offerta dei servizi scolastici 0-6 anni (a regime sarà per 4 sezioni di nido su 26, pari al 15%, e per 16 sezioni di scuola materna su 47, pari al 34%): i nidi e le scuole per l’infanzia interessati dal bando quindi rimarranno completamente pubblici, ma saranno gestiti con il coinvolgimento parziale di soggetti esterni altamente specializzati.

L’appalto sarà aggiudicato secondo il criterio della “Offerta economicamente più vantaggiosa”: la valutazione della qualità del progetto educativo sarà prioritaria e potrà ottenere fino a 80 punti, mentre l’offerta economica sarà valutata con un massimo di 20 punti. Il Comune spiega che in questo modo intende privilegiare in modo netto e deciso la qualità del servizio offerto ai propri utenti. 

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