Ospedale Novafeltria, nuovo anno vecchi problemi: 'gli ospedali di costa privilegiati, Tonini si è fermato a Torello!'

Il comitato di cittadini a difesa dell'ospedale "Sacra Famiglia" di Novafeltria richiama in una nota nuove problematiche, dopo le carenze denunciate in ambito chirurgico e l'allungamento dei tempi per...

A cura di Redazione Redazione
04 febbraio 2017 08:26
Ospedale Novafeltria, nuovo anno vecchi problemi: 'gli ospedali di costa privilegiati, Tonini si è fermato a Torello!' -
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Il comitato di cittadini a difesa dell'ospedale "Sacra Famiglia" di Novafeltria richiama in una nota nuove problematiche, dopo le carenze denunciate in ambito chirurgico e l'allungamento dei tempi per i lavori di ristrutturazione del reparto medicina. Ed è proprio in questo reparto che si segnala una nuova carenza, con l'organico ridotto di due unità: un medico trasferito a febbraio, il secondo a dicembre. I restanti colleghi sono chiamati a un maggior impegno, considerata l'attività giornaliera presso gli ambulatori specialistici di  diabetologia, medicina interna e cardiologia e i quattro turni di notte a settimana. La situazione si aggrava in caso di ferie o di malattia di un medico. Il trasferimento del primo dei due medici ha anche privato l'Ospedale di una specialistica fondamentale per l'Alta Valmarecchia, quale l’ambulatorio delle malattie tiroidee, mai più ripristinato. 

Un secondo punto dolente è rappresentato dal mancato potenziamento del Punto di Primo Intervento (PPI) riguardo al quale, un anno fa, il dg dell'Ausl Tonini aveva promesso un aumento del personale medico ed infermieristico, nuovi spazi con annessi maggiori posti letto, miglioramento dei POCT (strumenti per esami ematici). E sotto quest'ultimo aspetto il comitato aveva chiesto più viaggi per le navette, per il trasporto delle provette. Il riconoscimento sulla carta dello status di ospedale al servizio di area disagiata, come da decreto Balduzzi, non basta: la struttura deve avere attrezzature e organico tali da soddisfare in pieno l’attestazione di dipartimento emergenza/urgenza. Al contrario, lamenta il comitato, nessuna seduta specialistica è aumentata,  anzi alcuni ambulatori  continuano ad avere le agende chiuse; per gli eco doppler le attese sono bibliche e l’ambulatorio ortopedico è stato ridimensionato da tre ad una sola seduta settimanale.  Sembra invece che altri ospedali vicini abbiano incrementato il numero delle sedute endoscopiche e del servizio di terapia antalgica: per il comitato segno di voler ignorare le esigenze dei popoli dell'Alta Valmarecchia, costretti a continui ed estenuanti spostamenti mentre nei quattro presidi di costa,  pur distanti dieci minuti l’uno dall’altro, le attività raddoppiano. "Siamo davvero stanchi di parole e promesse e vorremmo soluzioni fattive che ci diano prova che se 'Cristo si è fermato a Eboli',  il direttore generale dr. Tonini non voglia per sempre stazionare al Torello", conclude la nota del comitato.

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