No alla Notte Rosa, Cecchetto frena: “Riccione non può uscire da un evento di sistema"
La sindaca Angelini: “Non si fugge dai problemi, si gestiscono”

«Non si chiude un evento di sistema, ci si attrezza». Claudio Cecchetto, direttore artistico e ambassador di Visit Romagna, interviene con toni chiari nel dibattito esploso a Riccione dopo la Notte Rosa. Secondo Cecchetto, il format sta evolvendo e la programmazione 2025 «ha mostrato qualità e attenzione a target diversi». Ma soprattutto, l’idea di un’uscita di Riccione dall’evento «è sbagliata nella forma e nella sostanza»: «Il problema non è la Notte Rosa, ma Riccione. Quando un luogo ha visibilità, attira tutto. Bisogna saper gestire, non alzare barricate».
Angelini: “Non usciamo dalla Notte Rosa per colpa vostra”
La sindaca di Riccione Daniela Angelini risponde con fermezza alle opposizioni che chiedono l’uscita della città dalla Notte Rosa. «Chi oggi fa polemica ha governato per otto anni, e in quel periodo Riccione finiva nei telegiornali per baby gang e caos urbano. Eppure non sono mai usciti dall’evento. Prometterlo ora suona strumentale. Totò direbbe: ‘Ma mi faccia il piacere!’», attacca.
Per Angelini, l’uscita dalla Notte Rosa non risolverebbe nulla: «Quel pubblico poco gradito non è venuto per Kledi o Michelle Hunziker. E se l’evento resta in Romagna, cosa ci garantisce che non vengano lo stesso? Rinunciare significherebbe ammettere di non saper gestire l’ordine pubblico, cosa non vera».
La sindaca difende anche la scelta di anticipare l’evento a giugno, definendola «una mossa vincente», e ribadisce la linea: «Non si fugge dai problemi, si gestiscono. Riccione sta investendo su qualità, promozione e internazionalizzazione. L’obiettivo? Un milione di turisti l’anno entro il 2028. E il nuovo viale Ceccarini è il simbolo di questo percorso».

Pullè, centrodestra: “Altro che scaramucce”
Fabrizio Pullè, coordinatore delle liste civiche di centrodestra, attacca ancora duramente la sindaca Angelini per aver definito “piccole scaramucce” i disordini avvenuti durante la Notte Rosa. «Abbiamo avuto accoltellamenti, risse, rapine, sangue sul lungomare. E lei parla di scaramucce? Ha superato ogni limite», afferma.
Secondo Pullè, la Notte Rosa a Riccione «è diventata da anni un ricettacolo di maranza» e la situazione è sfuggita di mano: «Non è Angelini ad aver creato il problema, ma non ha fatto nulla per risolverlo. Serve un intervento serio, anche da parte dello Stato centrale, per estirpare questa deriva». E conclude: «Chiamare tutto questo ‘scaramucce’ significa negare la realtà e mettere la testa sotto la sabbia. Serve coraggio, non indifferenza».