"Non ci sono agenti, la stazione di Rimini è in balìa del caos”: l'allarme lanciato dal Siulp

Il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia accusa il Viminale

A cura di Redazione
29 luglio 2025 10:12
"Non ci sono agenti, la stazione di Rimini è in balìa del caos”: l'allarme lanciato dal Siulp - Polfer alla stazione di Rimini, foto di repertorio
Polfer alla stazione di Rimini, foto di repertorio
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La sicurezza alla stazione ferroviaria di Rimini è in condizioni critiche. A denunciarlo è il SIULP di Rimini, che lancia un allarme chiaro e documentato: “La Sezione Polizia Ferroviaria di Rimini versa in uno stato di grave carenza di organico, non più sostenibile. Un presidio strategico come il nostro – sottolinea il sindacato – è stato progressivamente svuotato senza alcuna compensazione adeguata”.

Una situazione che preoccupa ancor di più considerando il ruolo centrale della stazione riminese, snodo essenziale per il turismo e la mobilità nazionale. “Ogni giorno transitano migliaia di cittadini e turisti – prosegue il SIULP Rimini – eppure l’organico è ridotto all’osso, con un’età media degli agenti sempre più alta, e questo compromette gravemente l’efficacia del servizio e la capacità di controllo del territorio”.

Il sindacato denuncia anche il ridimensionamento del presidio notturno proprio nel periodo estivo, quando il flusso di persone aumenta in modo esponenziale: “È un paradosso – afferma il SIULP – che si scelga di depotenziare la vigilanza nelle ore più delicate dell’anno. Il rischio per la sicurezza è evidente a tutti, tranne a chi ha la responsabilità di intervenire”.

Non mancano critiche alla politica e alla gestione ministeriale: “Assistiamo a una narrazione ipocrita – attacca il sindacato – con rappresentanti istituzionali che invocano nuovi presìdi altrove, dimenticando che già oggi non si riesce a coprire quelli esistenti. È facile parlare, ma i fatti dimostrano un disinteresse concreto”.

Secondo il SIULP Rimini, il momento più grave è stato raggiunto con le ultime assegnazioni del Ministero dell’Interno: “Nonostante decine di pensionamenti, Rimini non ha ricevuto neppure un nuovo agente. Una scelta sconcertante, che suona come uno schiaffo al nostro territorio e mette in difficoltà l’intera azione di prevenzione portata avanti dalla Questura”.

Il comunicato si chiude con un appello forte e senza mezzi termini: “Chiediamo che si metta fine all’inerzia politica e all’ottusa gestione delle risorse umane. Rimini non può essere trattata come una periferia dimenticata. La sicurezza – conclude il SIULP – non è uno slogan elettorale, è un diritto. E come tale va garantita con atti concreti, non con promesse vuote”.

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