Novafeltria, al Rotary parla il sindaco: "Non solo Cau. Preoccupati anche per futuro calo dei medici di famiglia"

L'organizzazione della Sanità Pubblica in Valmarecchia esaminata al Rotary Club Novafeltria - Alto Montefeltro. Cambiamenti e sfide future

A cura di Redazione
05 aprile 2024 17:58
Novafeltria, al Rotary parla il sindaco: "Non solo Cau. Preoccupati anche per futuro calo dei medici di famiglia" -
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L’organizzazione della Sanità Pubblica in Valmarecchia è stata al centro di un ampio approfondimento al Rotary Club Novafeltria – Alto Montefeltro alla presenza anche di numerosi sindaci del nostro territorio. Il presidente Giampiero Ugolini, introducendo l’ospite e relatore della serata, il sindaco di Novafeltria e medico di famiglia Stefano Zanchini, ha rilevato come il modello tradizionale di assistenza sia cambiato negli ultimi anni e continui a modificarsi anche per trovare soluzioni che tengano conto della vastità e specificità del nostro territorio, in relazione ai costi crescenti del servizio pubblico e alla dislocazione e al numero dei residenti della nostra valle.

Il dottor Zanchini ha ricordato come la recente riforma approvata dal Decreto Regionale abbia previsto l’apertura del CAU (Centro Assistenza Urgenza) e di come si sia riusciti a mantenere operativo il Punto di Primo Intervento presso l’Ospedale Sacra Famiglia. Oggi il cittadino può rivolgersi al Medico di Medicina Generale, al CAU, al Punto di Primo Intervento o al 118 ma tale molteplicità di punti di assistenza non è stata sufficientemente chiarita all’utenza nei diversi percorsi da utilizzare e si rischia una sovrapposizione di ruoli tra medici di medicina generale e CAU e tra lo stesso CAU e il Punto di Primo Intervento.

Il cittadino potrebbe rivolgersi, secondo la tipologia e gravità dei disturbi avvertiti, all’una o all’altra di queste realtà, ma resta l’incognita di chi è delegato a tale scelta sulla base di una ipotesi diagnostico-terapeutica che, in teoria, dovrebbe formulare lo stesso paziente.

Un ulteriore rischio, già evidenziato da più parti, è stato oggetto di discussione nell’ampio dibattito seguito alla relazione del primo cittadino di Novafeltria: la possibile, futura chiusura del Punto di Primo Intervento a seguito di un significativo calo delle prestazioni erogate.

“Tale possibilità – riferisce Zanchini – è stata tuttavia negata sia dallo stesso assessore regionale alla sanità che dal direttore generale dell’Ausl Romagna. Restano invece vive le preoccupazioni per un prossimo, consistente calo del numero dei medici di famiglia operanti sul nostro territorio a seguito delle politiche di numero chiuso degli accessi ai corsi di medicina attuati negli scorsi decenni”.

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