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Novafeltria: apre il Cau, ma "tagliate" le visite domiciliari delle ex guardie mediche

Cau di Novafeltria, l'apertura il 29 gennaio, ma il sindaco Zanchini evidenzia: "Via un medico di Continuità assistenziale, meno visite domiciliari

A cura di Redazione
24 gennaio 2024 21:54
Novafeltria: apre il Cau, ma "tagliate" le visite domiciliari delle ex guardie mediche - Il sindaco Zanchini
Il sindaco Zanchini
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Tra meno di una settimana, lunedì 29 gennaio, aprirà a Novafeltria il nuovo Centro di Assistenza Urgenza. Come anticipato dal locale comitato “Giù le mani dall’ospedale di Novafeltria”, il Cau è stato allestito nei locali della Casa di Comunità adiacente al Sacra Famiglia, negli ambulatori posti al primo piano. Sarà aperto dalle 9 alle 20.

Con l’entrata in funzione del Cau, verrà modificato, per le ore giornaliere, il servizio di Continuità Assistenziale (l’ex guardia medica). In sostanza al Sacra Famiglia ora sono operativi due medici, uno impiegato per le visite a domicilio, l’altro impegnato – in orario giornaliero (8-20) – per 6 ore in ambulatorio, per altre 6 per le visite a domicilio.

Da sabato 3 febbraio rimarrà un solo medico per le visite a domicilio. Una decisione che scontenta il sindaco di Novafeltria Stefano Zanchini: “Da nota dell’Ausl Romagna viene tolto un medico di Continuità Assistenziale per almeno 6 ore durante i turni diurni e quindi ci si sarà un solo medico disponibile per le visite domiciliari. Riflettiamo e pensiamo, oltre ai consulti telefonici, quante visite domiciliari potrà garantire nei giorni prefestivi e festivi su un territorio orograficamente difficile, di 460 km2″.

A Novafeltria c’è preoccupazione anche per un’altra decisione: “Aspettiamo di sapere da quale altro servizio verranno stornati gli infermieri destinati per 12 ore al Cau. Altro che servizio aggiuntivo a quelli già presenti, come era stato pubblicamente dichiarato e promesso”.

Il sindaco parla di “coperta corta”: il personale rimane lo stesso e se si copre un buco, se ne crea un altro. Così per Zanchini “Il Cau è uno specchio per le allodole, mentre è iniziata una riorganizzazione che al momento prevede il depotenziamento della Continuità Assistenziale per le visite domiciliari”.

“Altroché medicina di prossimità– evidenzia il primo cittadino novafeltriese – chi può e vuole essere visitato scenderà a valle e andrà al Cau”.

Il sindaco annuncia: “Chiederò ai sindacati di categoria di prendere posizione contro questa riorganizzazione che penalizza il nostro territorio e le nostre comunità”.

ric. gia.

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