Nuovo centro per la pesca di Rimini, il comitato: "verde sacrificato e più traffico pesante"

Il Comitato di via Sinistra del Porto chiede chiarimenti su impatti ambientali e viabilità del progetto

A cura di Riccardo Giannini Redazione
30 dicembre 2025 12:34
Nuovo centro per la pesca di Rimini, il comitato: "verde sacrificato e più traffico pesante" -
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Prosegue l’iter amministrativo per la realizzazione del nuovo mercato ittico in via Sinistra del Porto a Rimini. Il progetto, recentemente approvato nella sua fase esecutiva, viene oggi presentato dal Comune come “Centro servizi polivalente per la pesca e l’acquacultura” e punta a razionalizzare e potenziare le funzioni legate alla filiera ittica. A opporsi al progetto è il Comitato di via Sinistra del Porto, che continua a segnalare le criticità legate al contesto urbano e ambientale dell'area.

Secondo il comitato, la nuova struttura, al di là della denominazione, manterrebbe una prevalente funzione logistica, con potenziali ricadute in termini di traffico pesante, rumore e qualità dell’aria in una zona caratterizzata dalla presenza di abitazioni, strutture ricettive e vincoli paesaggistici. "La nostra attenzione – spiegano i rappresentanti – è rivolta soprattutto all’impatto complessivo che l’opera potrebbe avere su un quartiere già delicato dal punto di vista urbanistico e ambientale".

Un altro punto sollevato riguarda il consumo di suolo. L’area individuata per il nuovo mercato è infatti uno degli spazi verdi rimasti nel centro urbano, a ridosso del mare. "Riteniamo – afferma il comitato – che la perdita definitiva di quest’area verde meriti una riflessione approfondita, anche alla luce delle recenti scelte dell’amministrazione sul fronte ambientale".

Il riferimento è all’approvazione del Piano del Verde comunale, che pone tra i suoi obiettivi principali la riduzione del consumo di nuovo suolo, la tutela degli spazi verdi esistenti, la "desigillazione" del territorio e il riuso di edifici già presenti. Principi che, secondo il Comitato, dovrebbero essere applicati in modo coerente anche al progetto del mercato ittico. "Chiediamo che le linee guida ambientali recentemente adottate trovino piena attuazione anche in questo intervento", sottolineano.

Nel dibattito si inserisce anche il tema della fragilità idrogeologica del territorio. Il Comitato richiama gli eventi alluvionali che hanno interessato l’Emilia-Romagna anche nel periodo natalizio del 2025, evidenziando come aree particolarmente sensibili, come quella di San Giuliano, necessitino di particolare attenzione in termini di salvaguardia ambientale e pianificazione.

Un ulteriore elemento di riflessione riguarda l’andamento del settore della pesca. Citando i dati dell’Osservatorio economico della Camera di Commercio della Romagna aggiornati al 30 settembre 2025, il Comitato ricorda come le quantità di pesce commercializzate nei mercati ittici all’ingrosso di Rimini e Cesenatico siano in calo rispettivamente del 10,9% e del 15,8%. "Numeri che – osservano – pongono interrogativi sulla reale necessità di una nuova struttura di dimensioni maggiori rispetto a quella esistente".

Da qui una serie di domande che il Comitato rivolge all’amministrazione: dalla coerenza dell’opera con il Piano del Verde e il nuovo Pug, alla sua sostenibilità ambientale, fino alla capacità del nuovo mercato di incidere concretamente sul rilancio del comparto ittico, sulla sicurezza del lavoro dei pescatori e sull’attrattività turistica dell’area.

Il Comitato auspica infine un confronto pubblico più ampio, che consenta di valutare alternative progettuali, come il riuso o l’adeguamento di strutture esistenti o una diversa localizzazione dell’opera. "Il nostro obiettivo – concludono – è che le scelte future mettano davvero al centro il bene comune, trovando un equilibrio tra sviluppo economico, tutela ambientale e qualità della vita dei cittadini".

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