Nuovo Palacongressi a rischio e Migliacci perde le 'staffe'
In forse la data dell’inaugurazione del nuovo Palacongressi di Rimini. La mega struttura che sta monopolizzando l’opinione pubblica rischia di avere difficoltà nel risolvere i problemi normativi in at...

In forse la data dell’inaugurazione del nuovo Palacongressi di Rimini. La mega struttura che sta monopolizzando l’opinione pubblica rischia di avere difficoltà nel risolvere i problemi normativi in atto in tempo per il 25 settembre, data prevista per il gran giorno di apertura.
Lo scorso agosto i periti della Procura, incaricati di rispondere ad alcuni quesiti richiesti dalla Repubblica, effettuarono 4 rilievi sulla struttura. Furono riscontrate una serie di irregolarità rispetto alle norme ed al progetto. Si trattava precisamente di staffe mancanti e in posizione irregolare, che avrebbero messo in discussione la sicurezza e la stabilità dello stabile. Ne conseguì un progetto presentato dall’Impresa in sanatoria per il superamento dei problemi. Furono effettuate le dovute modifiche per rendere a norma le staffe in questione ed anche se inizialmente il Genio Civile parve approvare il progetto in seguito invece tutto venne bloccato per ulteriori problemi posti in essere da alcuni periti della Procura. Tutt’ora nei verbali si mette in discussione la sicurezza e la stabilità del Palacongressi, invece confermata a piena voce dal Prof. Ing. Antonio Migliacci, responsabile della sottoscrizione del documento di collaudo, e dal Presidente della Società del Palazzo dei Congressi Lorenzo Cagnoni: " Noi non indietreggeremo. Anche se non si intende sottovalutare l’accaduto, l’intenzione è quella di concentrarsi sul fatto fondamentale che è l’opera stessa, in tutta la sua dimensione e qualità. La città di Rimini quest’opera se la merita e merita di usufruirne il prima possibile. L’invidia è considerevole e la concorrenza osserva compiaciuta gli intoppi accaduti. Nonostante tutto siamo più determinati oggi di ieri."