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Offre case on-line fantasma a Riccione

Pubblicava annunci di affitto di appartamenti e ville a Riccione su un noto portale online di inserzioni economiche. Ma le case non esistevano. Così è riuscito a truffare alcuni turisti provenienti da...

A cura di Redazione
05 agosto 2009 12:18
Offre case on-line fantasma a Riccione -
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Pubblicava annunci di affitto di appartamenti e ville a Riccione su un noto portale online di inserzioni economiche. Ma le case non esistevano. Così è riuscito a truffare alcuni turisti provenienti da Vicenza. Ma non sono i soli: nell’ultimo weekend i casi denunciati alle forze dell’ordine del Riminese sono già quattro. L’uomo – A.M., astigiano di 33 anni, con precedenti per truffa – è stato denunciato ieri dalla polizia delle comunicazioni di Rimini, insieme ai colleghi di Asti. Lo scorso fine settimana i turisti veneti sono arrivati a Riccione insieme a parenti e bambini (in tutto otto persone), ma dell’appartamento affittato nemmeno l’ombra. Allora si sono rivolti alla polizia che ha avviato le indagini, scoprendo che l’inserzionista si spacciava per responsabile di un’azienda di costruzione di case prefabbricate con tanto di sito web, indirizzo e- mail, numero di cellulare (al quale rispondeva fornendo i dettagli delle case) e, a richiesta, foto delle presunte abitazioni. Ai clienti chiedeva poi un bonifico bancario e l’invio di un fax di conferma al ‘proprio ufficio’ fornendo anche un codice Iban che apparentemente sembrava quello di un conto corrente bancario. In realtà, hanno scoperto gli agenti, apparteneva a una carta ricaricabile chiamata ‘Superflash’. A quel punto la polizia ha bloccato la carta e atteso che l’intestatario si presentasse agli sportelli della banca di Asti per chiedere spiegazioni. Così è stato, ma ad aspettarlo c’erano due agenti in borghese. Nella successiva perquisizione in casa (l’uomo vive da solo e ufficialmente non ha un lavoro) i poliziotti hanno trovato e sequestrato un pc, alcune schede sim con cui riceveva i fax e inviava e-mail e la carta ricaricabile sulla quale erano depositati i proventi delle truffe.

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