Omicidio di Gemona: Mailyn crolla, la madre di Venier avrebbe taciuto la lite con la nuora

Emergono nuovi inquietanti dettagli sull’uccisione di Alessandro Venier: secondo la ricostruzione, la madre e la compagna avrebbero pianificato di occultare il corpo. La telefonata al 112 ha cambiato tutto

A cura di Redazione
04 agosto 2025 13:03
Omicidio di Gemona: Mailyn crolla, la madre di Venier avrebbe taciuto la lite con la nuora - lta
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Proseguono le indagini sull’omicidio di Alessandro Venier, il 43enne ucciso e fatto a pezzi nella sua abitazione a Gemona. A distanza di giorni emergono nuove e drammatiche rivelazioni: protagoniste la madre della vittima, Lorena, e la compagna, Mailyn, entrambe indagate per l’atroce delitto.

Secondo gli inquirenti, il delitto sarebbe avvenuto il 25 luglio. Solo sei giorni dopo, il 31, Mailyn ha contattato il 112 denunciando l'accaduto. È stata lei, in preda a una crisi emotiva, a chiamare i Carabinieri. Nella telefonata, registrata dalle forze dell’ordine, la donna – in un italiano ancora incerto, essendo arrivata in Italia nel 2022 – afferma: "Mia suocera ha ucciso il figlio". Subito dopo si sente un litigio tra le due: "No, Lorena, no", urla la voce della nuora, mentre in sottofondo si percepisce tensione crescente.

Stando alla ricostruzione fornita da Lorena, la chiamata ai soccorsi non era parte del piano iniziale: "Il piano era attendere e poi far sparire i resti, ma lei ha avuto un crollo", avrebbe raccontato agli investigatori. Un piano macabro che si sarebbe dovuto concludere con l’occultamento del corpo in montagna, nel luogo che Alessandro avrebbe indicato come destinazione per le sue spoglie.

Gli inquirenti stanno vagliando ogni elemento, incluso un litigio avvenuto tra le due donne proprio la mattina della telefonata, che Lorena avrebbe inizialmente omesso di raccontare. Un dettaglio che potrebbe rivelarsi cruciale nella ricostruzione delle responsabilità.

Restano ancora molti interrogativi irrisolti in un caso che ha scioccato la comunità friulana. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, mentre proseguono le indagini per accertare con esattezza il ruolo delle due donne e le motivazioni dietro il gesto estremo.

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