Omicidio Paganelli, la nipote in aula: "Mamma e Louis si guardavano da complici"

La deposizione in Corte d'Assise di Giorgia Saponi: "Pierina era la mia seconda mamma"

A cura di Redazione
15 dicembre 2025 14:32
Omicidio Paganelli, la nipote in aula: "Mamma e Louis si guardavano da complici" -  Tribunale di Rimini
Tribunale di Rimini
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Si guardavano come “persone complici”, come due “amanti”. Lo ha detto Giorgia Saponi, nipote di Pierina Paganelli, parlando di una gita al mare con la mamma Manuela Bianchi e la coppia di vicini di casa, Valeria Bartolucci e Louis Dassilva. Giorgia Saponi ha testimoniato in Corte d’assise per l’omicidio della nonna, avvenuto a Rimini il 3 ottobre 2023, nel processo a carico di Louis Dassilva.

Le “persone complici” a cui la ragazza si riferisce sono la mamma, la nuora di Pierina, Manuela Bianchi, e l’imputato, legati da una relazione sentimentale. Tale relazione sarebbe inoltre il movente, secondo il pubblico ministero Daniele Paci, dell’omicidio della 78enne testimone di Geova. Chiamata come teste dalla Procura, Giorgia è anche l’alibi per la notte dell’omicidio della mamma Manuela e dello zio Loris Bianchi.

Nel corso della deposizione di Giorgia Saponi, nipote di Pierina Paganelli, al processo in corso a Rimini, sono stati ricostruiti i mesi precedenti all’omicidio dell’anziana e i sospetti che la ragazza nutriva sulla relazione della mamma con il vicino di casa Dassilva.

«Mia mamma mi diceva che quando Louis la vedeva dal balcone arrivare con l’auto, si faceva trovare di sotto».

Una sorta di corteggiamento ricostruito dalla figlia di Manuela e che sarebbe avvenuto verso la fine del dicembre 2022. Un corteggiamento poi diventato una relazione, della quale – è emerso – Giorgia aveva chiesto spiegazioni alla mamma Manuela.

Alla ragazza il pm Daniele Paci ha poi chiesto se la nonna Pierina le avesse mai confidato di avere un ammiratore segreto. «Ero piccola e mi raccontò di un bigliettino nella posta, la mise sul ridere». Un uomo, l’ammiratore di Pierina, che come hanno dimostrato le indagini è deceduto prima del 3 ottobre 2023.

«Pierina era la mia seconda mamma», ha detto ad un certo punto la testimone. «L’ultimo messaggio che ho avuto con lei è stato la sera dell’omicidio, che dissi che non sarei andata all’adunanza dei testimoni di Geova».

Importante la testimonianza di Giorgia Saponi anche per ricostruire se e in quale momento l’imputato Dassilva apprese che Pierina Paganelli sarebbe andata da sola, e non con la nipote, all’adunanza. Su tale circostanza si sono concentrate le domande della parte civile, rappresentata dagli avvocati Monica e Marco Lunedei e Andrea Scifo.

Secondo la Procura, in quel momento l’imputato apprende che Pierina sarebbe rientrata da sola perché Giorgia lo disse alla mamma Manuela mentre Dassilva e Loris Bianchi si trovavano sul balcone dell’appartamento.

I difensori dell’imputato Dassilva, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, hanno chiesto alla testimone di ricostruire i momenti della ragazza la sera dell’omicidio della nonna. Giorgia, non essendo andata all’adunanza con la nonna, era rimasta a casa con la mamma Manuela e lo zio, rimanendo con i due anche nei momenti in cui Pierina veniva uccisa alle 22.13.

Obiettivo del controesame è stata l’attendibilità del dichiarato della ragazza per quanto riguarda la presenza dello zio Loris in casa con la mamma nei momenti precisi dell’omicidio. «Si ricorda che nella ricostruzione della serata aveva un ricordo diverso?», ha chiesto l’avvocato Guidi, compreso l’orario di uscita dello zio. (Ansa).

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