Omicidio Pierina, dubbi sull’audio chiave: 'Non è detto che siano voci umane'
La difesa di Louis Dassilva contesta la prova fonica usata dalla Procura: “La telecamera era troppo distante”. Intanto Manuela Bianchi cambia versione e la scarcerazione dell’indagato è al vaglio del giudice

La difesa di Louis Dassilva, in carcere da luglio con l’accusa di aver ucciso la 78enne suocera della sua ex amante, contesta l’audio registrato da una telecamera la sera del delitto (3 ottobre 2023). Secondo i legali, i suoni non sono chiaramente identificabili come voci umane, a causa della distanza (62 metri). La Procura sostiene invece che si sentano due voci: una maschile (Dassilva) e una femminile (Manuela Bianchi).
Bianchi, nuora della vittima, ha cambiato versione: inizialmente disse di aver trovato il corpo e poi di aver chiamato Dassilva; ora sostiene che fu lui ad avvisarla e a dirle cosa fare. Durante l’incidente probatorio, ha confermato questa nuova versione, rispondendo a quasi 1000 domande.
La decisione sulla scarcerazione di Dassilva è attesa nei prossimi giorni. La difesa insiste sull’inaffidabilità della testimone e sull’inconsistenza dell’audio come prova.