Omicidio Pierina, nuovi dubbi sul garage: 'C’erano altre persone quella notte'
Gli avvocati di Louis Dassilva puntano su consulenze e sopralluoghi: “Rumori e luci sospette indicano una dinamica diversa dai fatti ipotizzati dagli inquirenti”


“Ci sono ancora misteri nel garage di via del Ciclamino dove è stata uccisa Pierina Paganelli e Ignoto 1 non c’entra nulla”, dice l’avvocato Riario Fabbri che insieme all’avvocato Andrea Guidi difende l’unico indagato per l’omicidio della donna, Louis Dassilva, 34 anni senegalese in carcere dal 16 luglio.
Come riporta l’Ansa, la difesa di Dassilva sta aspettando quella che potrebbe essere una consulenza estremamente importante su quanto accaduto la sera del 3 ottobre tra le 22.13.31 e le 22.13.42, orario in cui venne uccisa la 78enne. “Ma è anche importante quello accade dopo. Ieri in concomitanza dell’incidente probatorio su cam3 abbiamo anche effettuato nuovi sopralluoghi insieme al nostro consulente fonico. Quella notte in quel garage c’erano più di una persona. Si sentono rumori di sottofondo che fanno pensare a soggetti che si muovono nelle vicinanza della scena del crimine. Questo almeno fino alle 22.27, dieci minuti oltre l’orario in cui gli inquirenti collocano Dassilva davanti a cam3”.
Tra gli elementi che lasciano ancora perplessa la difesa, i 55 secondi che Pierina quella notte impiega per fare sette passi, quanti cioè la separavano dal suo garage alla porta tagliafumo dove verrà ritrovata la mattina dopo, senza vita. L’ipotesi della difesa è che abbia incrociato qualcuno che magari conosceva rallentando il passo. Poi c’è una luce, un bagliore velocissimo che si intravvede nel video della cam3 verso la rampa esterna del garage. Una luce che secondo la difesa potrebbe essere quella della fotocellula del cancello automatico dei box. E se è così chi l’ha attivata? Del resto, Dassilva si è sempre detto innocente con i suoi legali. Potrebbe aver mentito? “Beh gli è stato spiegato chiaramente che non sarebbe giovato alla sua difesa mentire, anzi”.