Oro di Bankitalia, la Bce frena il governo: “Riconsiderare l’emendamento”

L’Eurotower critica la proposta di trasferire “al popolo” le riserve auree pur mantenendone la gestione alla Banca d’Italia. FdI parla di “allarmismo”, mentre il governo valuta una nuova formulazione dell’intervento nella manovra

A cura di Glauco Valentini Redazione
03 dicembre 2025 15:41
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La Banca Centrale Europea ha inviato un parere formale al ministero dell’Economia esprimendo forti perplessità sull’emendamento alla manovra che punta a dichiarare la proprietà “del popolo italiano” sulle riserve auree detenute dalla Banca d’Italia, senza modificarne la gestione operativa.

Nel documento, la Bce afferma che “non è chiaro quale sia la concreta finalità della proposta” e invita il governo a “riconsiderarla”, sottolineando la necessità di tutelare l’esercizio indipendente delle funzioni attribuite al Sistema europeo delle banche centrali dal Trattato Ue. Una posizione che viene letta come un segnale di allerta rispetto a possibili interferenze politiche sulla banca centrale nazionale.

Fratelli d’Italia, per voce del responsabile del programma Giovanni Filini, esprime invece “sorpresa” per quello che definisce “l’allarmismo ingiustificato” attorno all’emendamento. Il partito di maggioranza assicura che il testo si limita a ribadire un principio “normale”, ovvero che le riserve siano patrimonio del popolo italiano, senza mettere in discussione l’indipendenza di via Nazionale né violare i trattati europei.

Intanto il relatore della manovra, Lorenzo Laris, fa sapere di essere in attesa di una nuova formulazione dell’emendamento da parte del ministero dell’Economia, segnale che il governo potrebbe introdurre correzioni per tenere conto delle osservazioni della Bce e allentare le tensioni istituzionali nate attorno al tema.

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