Pensioni, rottamazione e scioperi: tensioni nella maggioranza sulle modifiche alla manovra
La Lega spinge per bloccare l’aumento dell’età pensionabile e punta ad ampliare la rottamazione
La discussione sugli emendamenti alla manovra continua a creare frizioni nella maggioranza. La Lega ha presentato un emendamento per fermare l’aumento di tre mesi dell’età pensionabile previsto per il 2027 e il 2028, un adeguamento legato alle aspettative di vita che il Carroccio vuole evitare per tutelare i lavoratori più vicini all’uscita dal mercato del lavoro. Parallelamente, altri emendamenti del partito puntano ad ampliare la rottamazione, con l’obiettivo di estendere platee e benefici per chi intende sanare pendenze fiscali.
Sul fronte di Fratelli d’Italia, arriva invece una marcia indietro. Il partito ha ritirato la proposta che avrebbe imposto ai lavoratori del settore trasporti di comunicare per iscritto, con una settimana di anticipo, l’adesione agli scioperi. La norma aveva provocato la dura reazione dei sindacati, che l’avevano giudicata un tentativo di limitare il diritto di sciopero. Il ritiro dell’emendamento mira a disinnescare la polemica e a riportare il confronto su binari meno conflittuali.
Intanto in Campania si apre un nuovo fronte politico. Ha sollevato molte critiche la proposta, avanzata dal viceministro Edmondo Cirielli, di riaprire la sanatoria edilizia del 2003. L’ipotesi ha immediatamente riacceso il dibattito sul rischio di incentivare ulteriori abusi e sul messaggio che una nuova regolarizzazione potrebbe lanciare in un territorio già fortemente segnato dall’edilizia irregolare.
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