Per gelosia dà fuoco al locale del rivale, a processo ristoratore

L’incendio nel bar piscina “Blu Paradise Beach” di Portoverde causa danni ingenti

Un 72enne ristoratore, originario della Provincia di Nuoro, è stato rinviato a giudizio, a lunedì 20 novembre, per il reato di incendio, in relazione a quanto avvenuto nella notte tra il 22 e il 23 giugno 2022 a Portoverde di Misano Adriatico.

Un incendio scoppiò distruggendo parte del bar-piscina “Blu Paradise Beach”, con danni per decine di migliaia di euro. Secondo le indagini dei Carabinieri, il gesto fu motivato da ragioni di rivalità economica. Il “Blu Paradise Beach” riscontrava un grande successo di pubblico, quindi l’imputato è accusato di aver dato fuoco ai locali sostanzialmente per gelosia verso l’imprenditore concorrente.

Uno dei due avvocati dell’imputato, Isabella Giampaoli, ha respinto la tesi accusatoria, negando in particolare che tra il suo assistito e il danneggiato vi fossero rapporti conflittuali. I Carabinieri sequestrarono una tanica per la raccolta di olii alimentari simile a quella utilizzata per appicare l’incendio. Tanica che però, ha evidenziato l’avvocato, sono di comune uso da parte dei ristoratori.

La matrice omofoba è al momento esclusa dalla Procura. Il gestore, costituitosi parte civile assieme al comune di Misano, aveva riferito di frasi omofobe ricevute da telefonate anonime o apparse di notte sulle pareti dell’attività. L’incendio stesso è stato appiccato, secondo quanto denunciato in alcune dichiarazioni pubbliche, per motivazioni omofobe.

L’avvocato delle parti civili, Christian Guidi, chiederà invece un’ulteriore capo di imputazione per il 72enne, l’interruzione di pubblico servizio: la piscina collegata al locale, infatti, insiste su area demaniale.

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