Per una notte a Rimini torna il night club anni 60
Il night vecchia maniera, quello che impazzava negli anni ’50 e ’60, torna grazie ad una banca e ‘riapre’ in un castello rinascimentale. A Rimini la Fondazione Cassa di Risparmio, che gestisce gli eve...

Il night vecchia maniera, quello che impazzava negli anni ’50 e ’60, torna grazie ad una banca e ‘riapre’ in un castello rinascimentale. A Rimini la Fondazione Cassa di Risparmio, che gestisce gli eventi nel malatestiano Castel Sismondo, ha organizzato per domani una notte un po’ nostalgica, dedicata al night club, fra canzoni d’epoca e immagini, per ricostruire la storia di Rimini dalla Seconda guerra mondiale attraverso il punto di vista musicale, legato a doppio filo con lo sviluppo turistico.
Ad interpretare i classici del periodo, dalle 21, sara’ lo Charme Music Trio. Saranno protagonisti gli anni ‘ruggenti’ del night, dai ’50 fino al boom dei ’60. Quelli immortalati dal film ‘La dolce vita’ di Fellini, manco a dirlo riminese, che consacrò definitivamente la vita notturna romana. La musica del night club era sobria, elegante, non invadente e traeva inizialmente spunto dagli swing e dagli slow delle orchestre e dei cantanti americani. La creatività però dei musicisti nostrani elaborò presto un ‘italian style’ che faceva riferimento a Bruno Martino, Fred Buscaglione, Peppino di Capri, Fred Bongusto, Renato Carosone o Enghel Gualdi. Da Roma il night club si diffuse poi progressivamente in tutte le aree metropolitane. E Rimini, dove già negli anni ’60 si registravano sei milioni di presenze turistiche nei mesi balneari, divento’ la succursale estiva per le migliori esibizioni degli artisti del tempo, ospitati stabilmente al Paradiso e all’Embassy di Rimini, al Savioli, al Villa Alta e al Pariolino di Riccione, all’Eden Rock di Gabicce Monte. Così domani sera si suonerà (e presumibilmente anche ballerà) nella corte della Rocca che fu dei Malatesta, al ritmo dei brani di Umberto Bindi, Carlo Alberto Rossi, Peppino di Capri, Bruno Martino, Renato Carosone, Gilbert Becaud, Frank Sinatra, Nat King Cole. Con buona pace del fantasma di Sigismondo.