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Personale "somministrato" a Prefetture e Questure, anche da Rimini al presidio dei sindacati a Milano

Sospeso lo sciopero per decisione della Commissione di Garanzia. I sindacati denunciano l’insicurezza contrattuale e chiedono il ritiro del ricorso al Tar.

A cura di Redazione
20 giugno 2025 13:07
Personale "somministrato" a Prefetture e Questure, anche da Rimini al presidio dei sindacati a Milano - Prefettura di Rimini
Prefettura di Rimini
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Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp Uil di Rimini proseguono col percorso di mobilitazione per il personale in missione presso le strutture periferiche del Ministero dell’Interno, Prefetture e Questure. Lunedì 23 giugno si terrà un presidio a Milano di fronte alla sede di Adecco Via Tolmezzo alle ore 9,45. Inizialmente era stato previsto anche uno sciopero, ma che è stato sospeso dalla Commissione di Garanzia, in applicazione della regola sulla rarefazione. 

"Le lavoratrici e i lavoratori stanno correndo il rischio di diventare strumento di ricatto all’interno di un contenzioso tra le Agenzie del lavoro in somministrazione, di cui sono dipendenti, e il Ministero. Il personale infatti opera da anni come somministrati, nelle Prefetture e Questure in condizioni di estrema insicurezza contrattuale, con proroghe continue anche di pochi mesi, e non è accettabile che venga  trattato come mero strumento di potenziale profitto", spiegano i sindacati. 

La loro attività garantisce "un servizio essenziale per il godimento dei diritti civili e sociali della persona straniera sull’intero territorio riminese, e rappresenta quindi un importante presidio di legalità senza il quale i procedimenti amministrativi legati all’immigrazione (tra cui i più  importante sono il rilascio dei permessi di soggiorno e il loro rinnovo) avrebbero tempi inaccettabili per un paese civile". 

Per Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp Uil, è "assolutamente incomprensibile la scelta delle Agenzie per il Lavoro di ricorrere al Tar del Lazio per chiedere di dichiarare l’illegittimità della proroga tecnica richiesta dal Ministero dell’Interno utile a garantire la continuità occupazionale di lavoratrici e lavoratori dipendenti delle stesse Agenzie". 

I sindacati chiedono alle Agenzie l’immediato ritiro del ricorso al Tar e di garantire continuità occupazionale fino all’aggiudicazione della nuova gara: “Ci rivolgeremo a tutte le istituzioni competenti, alla cittadinanza, alla società civile nonché alle forze politiche per denunciare tale atteggiamento”.

 

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