Perugia, giudice cancella 81mila euro di debiti a una famiglia con tre figli
La famiglia si è trovata "schiacciata da eventi esterni, indipendenti dalla propria volontà"

Un provvedimento giudiziario definito dagli esperti “un passo avanti interpretativo” ha permesso la cancellazione di 81mila euro di debiti a carico di una famiglia con tre figli, duramente colpita da anni di difficoltà economiche. Una giudice della terza sezione del Tribunale di Perugia ha ammesso la cosiddetta “esdebitazione dell’incapiente” estesa all’intero nucleo familiare, un’interpretazione non espressamente prevista dalla norma, ma giustificata dalla situazione.
La notizia, riportata dal Messaggero Umbria, racconta la storia di una famiglia che ha attraversato una serie drammatica di eventi: dalla perdita del lavoro del padre a un infortunio che lo ha reso invalido, il fallimento di un’attività autonoma e la casa resa inagibile dal terremoto. La madre ha un contratto a tempo determinato di dieci mesi per 1.400 euro al mese, affiancato da un assegno di invalidità di 600 euro e un assegno unico da 600 euro per i tre figli. Redditi insufficienti per sostenere le spese basilari, tanto che la famiglia è da tempo assistita dalla Caritas.
Grazie all'assistenza dell’avvocato Francesco Maiorca e al lavoro di Carlo Orlando, gestore dell’Organismo di composizione della crisi, è stato possibile riunire le istanze di marito e moglie in un’unica procedura familiare. Il giudice ha riconosciuto come le cause del sovraindebitamento fossero comuni a entrambi i genitori e ha ritenuto “inutile” negare il beneficio a uno dei due, visto il legame inscindibile della loro situazione.
Determinante per la decisione è stata anche l’assenza di “problematiche di meritevolezza”: la famiglia non ha contratto debiti in modo irresponsabile, ma si è trovata schiacciata da eventi esterni, indipendenti dalla propria volontà.
La procedura di esdebitazione prevede che nei prossimi tre anni, fino al 31 dicembre 2027, i ricorrenti presentino annualmente una dichiarazione della propria situazione economica. In caso di miglioramento significativo, dovranno corrispondere ai creditori eventuali “utilità rilevanti”.