"Pierina l'ho trovata io": l'intercettazione decisiva per il caso Paganelli

Il dialogo tra Manuela Bianchi e il fratello Loris

A cura di Redazione
22 marzo 2025 10:03
"Pierina l'ho trovata io": l'intercettazione decisiva per il caso Paganelli - Manuela Bianchi
Manuela Bianchi
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Come riporta il Resto del Carlino, mentre l’indagine del caso Paganelli prosegue, emergono intercettazioni inedite che potrebbero cambiare il corso degli eventi. Tra queste, una conversazione tra Manuela Bianchi e suo fratello Loris, registrata nella sala d’attesa della questura di Rimini il 4 ottobre 2023, meno di dodici ore dopo il ritrovamento del corpo della donna nel garage di via del Ciclamino.

“Non avevo capito che l’avevi trovata tu”, ammette Loris rivolgendosi alla sorella. Poi si abbracciano, cercando conforto l’uno nell’altra. “Alla polizia non dire niente”, sussurra Manuela con un filo di voce. Poi aggiunge, indicando qualcuno con il dito: “Non l’ha trovata…” e lascia intendere un riferimento a qualcuno, forse all’ex amante Louis Dassilva, unico indagato per il delitto e in carcere da luglio. L’ho trovata io. Era lì, è sempre stata lì, conclude Manuela, prima di aggiungere con esitazione: Ma se è arrivata da poco… che senso ha?

Questo è solo uno dei numerosi file audio che compongono il complesso mosaico di un delitto ancora irrisolto. Gli investigatori della squadra mobile di Rimini stanno lavorando alla ‘ripulitura’ delle registrazioni per eliminare i rumori di fondo e rendere più chiaro il suono delle parole. Il filmato che accompagna l’audio è stato trasmesso per la prima volta due giorni fa su La Vita in Diretta su Rai1. Anche i tecnici della trasmissione hanno effettuato un’analisi del file, proponendo una nuova trascrizione del dialogo tra i fratelli Bianchi.

Due scenari sembrano emergere dall’indagine. Il primo è che Manuela stia ammettendo di essere stata la prima a scoprire il corpo senza vita della suocera quella mattina, smentendo così quanto dichiarato nell’interrogatorio del 4 marzo scorso. In quell’occasione, aveva raccontato al PM Paci di aver incontrato Dassilva nel garage, il quale le avrebbe detto di rimanere in silenzio e salire a chiamare un vicino, dopo averle segnalato la presenza del cadavere dietro la porta tagliafuoco.

L’altra ipotesi, invece, è che Manuela stesse cercando di influenzare il fratello, suggerendogli cosa dire alla polizia con l’intento di coprire l’amante Dassilva. Se così fosse, questa versione confermerebbe la sua presenza nel garage la mattina del 4 ottobre, contrariamente a quanto da lui sostenuto.

Ora si attende l’incidente probatorio previsto per martedì prossimo, in cui Manuela Bianchi – assistita dagli avvocati Nunzia e Davide Barzan – dovrà confermare le sue dichiarazioni davanti al giudice per consolidare la ricostruzione dei fatti.

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