Pil 2026 +0,7%, 12 miliardi a difesa se fuori procedura
Giorgetti: "Confermiamo la linea della responsabilità"


Il governo aggiorna il quadro macroeconomico e definisce la traiettoria per i prossimi anni, confermando un approccio prudente in materia di conti pubblici. Secondo le nuove stime, il deficit scenderà al 3% già nel 2024, con una crescita del Pil prevista allo 0,5% nel 2025 e allo 0,7% nel 2026.
A partire dal 2026, il governo punta a destinare un incremento dello 0,15% del Pil alle spese per la difesa, pari a circa 12 miliardi di euro, a condizione che l’Italia riesca a uscire dalla procedura d’infrazione Ue. Il percorso prevede ulteriori aumenti: +0,3% nel 2027 e +0,5% nel 2028.
«Confermiamo la linea di ferma e prudente responsabilità», ha dichiarato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, sottolineando come la strategia sia volta a garantire stabilità ai conti pubblici senza rinunciare agli impegni internazionali del Paese.
Le nuove proiezioni, se confermate, delineano un equilibrio tra disciplina di bilancio e sostegno alle esigenze strategiche, con particolare attenzione al settore della difesa in un contesto geopolitico sempre più complesso.