Pillole di bon ton da bere

"Pillole di galateo da bere: consigli pratici per l'eleganza a tavola"

09 novembre 2025 07:01
Pillole di bon ton da bere -
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Vivendo in un’epoca dove tutto è diventato veloce, dove tutto è sfuggente, mi vorrei soffermare sull’importanza di quanto quei piccoli gesti sebbene apparentemente superflui possano essere significativi, e prendendo reale forma si fondono in unicità senza tempo e costituiscono, a mio avviso, l'essenza delle buone maniere che tutti noi come individui evoluti dovremmo adottare. Trovo così affascinante l’idea che ci sia ancora del valore da tramandare, che ci siano ancora delle conoscenze da tramandare, delle tradizioni che si riflettono anche solo attraverso piccoli gesti.

Restando al tema degustazione vorrei riportarne alcuni, perché pur semplici non saranno mai banali:

Lo ‘stile nobile’ di alzare il mignolo ad esempio è un mito molto diffuso ma non corrisponde alle regole del bon ton odierno, durante il medioevo era segno di buona educazione e distinzione tra le famiglie. Oggi l'atto di sollevare il mignolo non è più considerato elegante, è spesso erroneamente associato a un'aria di raffinatezza, ma è in realtà visto come poco appropriato e associato allo snobismo, e cosa ancora più rilevante in questo contesto, non conforme alla giusta presa del calice, come vedremo.

È considerato buon gusto avvicinare il calice alla bocca piuttosto che viceversa.

In altre parole, è importante evitare di chinare eccessivamente il corpo verso il bicchiere. Questa attenzione al gesto durante l'assaggio è riconosciuta dalle regole di bon ton, analogamente a quanto avviene nel galateo del cibo. La postura è molto importante a tavola.

Come tenere un bicchiere di vino in mano non è per tutti chiaro ed ha la sua funzione. Per non alterarne la temperatura è sempre consigliato afferrare il bicchiere dallo stelo. Tale presa facilita anche la rotazione del bicchiere stesso, che si esegue con un semplice movimento del polso. Inoltre, tenere il bicchiere dallo stelo permetterà di inclinarlo facilmente per valutare meglio il colore del vino.

Non si è mai certi di quanto dover riempire il bicchiere, quale sarà la giusta dose da versare?

Non c’è un limite prestabilito ma non è mai buona cosa riempire il calice fino al limite, è’ sufficiente versarne un terzo della portata del Bevante, in tal modo si darà la possibilità al vino di respirare e sprigionare tutti i suoi profumi senza esagerare.

Anche se non sei un esperto, annusare il vino è fondamentale.

Ti permette di riconoscere profumi specifici o di individuare eventuali difetti, come ad esempio il sentore di tappo tra i più riconoscibili. Basta fare un po’ di attenzione per capire se c’è qualcosa che non va, ed è sempre meglio fare un controllo in più che uno in meno!

Stappare con il botto o no?

E’ di certo questa una delle questioni più dibattute di sempre, ma la risposta è no. Non si dovrà stappare lo spumante con il botto, è decisamente preferibile un lieve sibilo ed il principale motivo è dovuto al troppo rumore che è considerato poco elegante. Inoltre, un'apertura controllata rilascerà la pressione gradualmente e la fuoriuscita di anidride carbonica, ciò che aiuterà a preservare la qualità del prodotto e ne ridurrà lo spreco.

Sapevate che il trucco per ottenere una buona apertura è far raffreddare bene la bottiglia?!

Che vino portare quando si accetta un invito a cena?

Generalmente a scegliere il vino per la cena è chi invita e non l’ospite, sottovalutare l’abbinamento potrebbe sembrare sentore di poca attenzione ad un prestabilito menù. Tuttavia, portare in regalo una bottiglia di vino è sempre un gesto molto apprezzato da molti (chi mi conosce sa quanto). È importante ricordare però che, proprio perché si tratta di un regalo, potrebbe anche non essere servito.

Brindisi con il ‘Cin Cin’: Secondo il galateo tradizionale, non sarebbe corretto far toccare i calici (il classico "cin cin ") durante un brindisi. Nelle occasioni più formali, questo gesto è considerato di poca eleganza. In effetti c'è anche l'aspetto pratico da considerare: un urto tra calici di pregiato cristallo generato da un semplice momento di euforia, potrebbe causarne la rottura con conseguenti spese!

In ultimo ma non da meno, accorgersi che per apprezzare a pieno i momenti, in questo caso per apprezzare la complessità del vino, saper assaporare con lentezza, sorseggiare con calma e cogliere ogni sfumatura si rivelerà la vera essenza. L’approccio riflessivo e ponderato, che eviterà gesti plateali o rumori molesti, non sarà solo sinonimo di raffinatezza, ma arricchirà profondamente la propria esperienza personale ..ed anche quella di chi ci circonda.

Cari colleghi (mi piace definirci così), l’intento vuole sottolineare non solo l’aspetto quantitativo della cosa, ma quello di evidenziare che investire solo un poco nella conoscenza che il genere umano ha come risorsa personale, basterà per godere ancora un altro attimo e stappare con felicità.

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