Precari della Giustizia in sciopero: anche Rimini in piazza a Bologna
40 precari al Tribunale di Rimini:"Una loro stabilizzazione rappresenterebbe un'opportunità straordinaria per strutturare stabilmente l’Ufficio per il Processo"


Dopo il presidio di giugno a Rimini, martedì 16 settembre anche la FP CGIL di Rimini sarà a Bologna, in piazza Roosevelt, per partecipare alla manifestazione regionale indetta nell’ambito dello sciopero nazionale del comparto. Al centro della vertenza, la richiesta di stabilizzazione di migliaia di lavoratori che, pur garantendo quotidianamente il funzionamento degli uffici giudiziari, restano senza certezze sul proprio futuro. Una situazione che pesa anche sul Tribunale di Rimini, si legge nella nota, dove circa 40 precari rischiano di restare esclusi da ogni prospettiva di assunzione stabile.
La nota stampa di Fp Cgil Rimini
Dopo il presidio dello scorso giugno davanti al Tribunale di Rimini, anche FP CGIL Rimini sarà a Bologna martedì 16 settembre per una manifestazione regionale in piazza Roosevelt, in relazione allo sciopero nazionale indetto dalla FP CGIL di tutto il personale precario alle dipendenze del Ministero della giustizia.
Lo sciopero è indetto per la stabilizzazione totale di questo personale e arriva dopo tre anni di iniziative, per rivendicare diritti, tutele e prospettive stabili per migliaia di lavoratrici e lavoratori che ogni giorno contribuiscono al funzionamento degli uffici giudiziari in tutta Italia.
Tra le carenze di organico rilevate al 31 dicembre 2024 e i prossimi pensionamenti, si prevedono oltre 15.000 posti vacanti. Eppure, l’Amministrazione continua a non fornire risposte sulla giusta valorizzazione professionale ed economica del personale attualmente in servizio.
La situazione nel Tribunale di Rimini: 40 precari senza prospettive
Dai provvedimenti governativi non emerge alcun intervento concreto sulla redistribuzione dei carichi di lavoro, né attraverso nuove assunzioni né con progressioni verticali. A questo si aggiunge il nodo irrisolto della stabilizzazione del personale precario assunto con fondi PNRR: dopo tre anni di attività, questi lavoratori hanno ampiamente dimostrato di meritare la trasformazione del proprio contratto in tempo indeterminato.
Una loro stabilizzazione rappresenterebbe un'opportunità straordinaria per strutturare stabilmente l’Ufficio per il Processo, con ricadute positive anche per il personale già a tempo indeterminato.
Questa vertenza riguarda tutti. Se la giustizia non funziona e il personale non è messo nelle condizioni di lavorare al meglio, a farne le spese sono i cittadini.
L’ipocrisia del Governo sulla pubblica amministrazione
La conversione in legge del DL Zangrillo, approvata senza l’estensione della stabilizzazione ai precari PNRR della Giustizia (che solo nel Tribunale di Rimini sono circa 40), svela tutta l’ipocrisia dei proclami del Governo sull’occupazione nella pubblica amministrazione. Il Governo, dopo due anni di promesse su assunzioni e trattenimento del personale, continua a non intervenire per confermare nella PA 12.000 lavoratori competenti e motivati al lavoro.