Preoccupazione per la sorte de Il Melograno: solidarietà ai 72 dipendenti senza stipendio
La segretaria del Pd Santarcangelo Paola Donini fa appello al sindacato e auspica l’attivazione dei canali di trattamento di legge


La segretaria del Partito Democratico (Pd) di Santarcangelo, Paola Donini, ha espresso grande preoccupazione per la sorte de Il Melograno e solidarietà ai 72 dipendenti senza stipendio da giugno. In una dichiarazione, Donini ha fatto appello al sindacato e ha auspicato che già con l’assemblea con i dipendenti di domani vengano attivati i canali di trattamento di legge.
“Siamo rimasti senza parole di fronte alla chiusura improvvisa dell’attività di un’azienda come il Melograno ed esprimiamo grandissima solidarietà ai 72 dipendenti e altrettanta preoccupazione per il loro futuro,” ha detto Donini. “Ci appelliamo quindi alle forze sindacali perché facciano sentire la loro voce e assistano queste persone collocate in ferie ‘forzate’ e senza stipendio da giugno per la sospensione della produzione.”
Alla vigilia dell’assemblea con i dipendenti convocata per domani martedì 8 luglio dalla Cgil, Donini si è fatta portavoce dello stato di apprensione che si respira nel Partito Democratico e nella comunità. “Parliamo di una realtà storica, una ditta nata nel 1987 che produce frutta e verdura di quarta gamma (lavata, confezionata e pronta al consumo) e che dà lavoro a oltre settanta famiglie e a diverse persone con una certa fragilità,” ha detto.
Donini ha quindi auspicato che venga applicato nei confronti dei dipendenti il trattamento sindacale di legge, che la proprietà spieghi finalmente le ragioni di tale scelta visto che a oggi in due confronti con la Cgil e al tavolo presieduto dalla sindaca Alice Parma nella doppia veste di consigliere provinciale con delega al lavoro non ha fornito alcuna spiegazione. “E che queste persone tornino a ricevere immediatamente le mensilità loro spettanti,” ha aggiunto.
Donini ha concluso dicendo: “Attendiamo l’assemblea di domani mettendoci nelle mani del sindacato e continueremo a monitorare da vicino la situazione per individuare tutte le azioni necessarie a garantire un ritorno alla normalità per tutti i 72 dipendenti: in un panorama già complicato per il combinato disposto dell’inflazione, dell’alluvione e dei riflessi della guerra in Ucraina altrettante famiglie rischiano seriamente di vedere pregiudicata la possibilità di una vita dignitosa.”