Presidente Bonaccini: 'Cpr? Sono parole al vento, priorità all'autonomia regionale'
Le Dichiarazioni del Presidente dell'Emilia-Romagna Sulla Critica ai Nuovi Centri di Permanenza per il Rimpatrio e le Sue Richieste al Governo


Dopo le dichiarazioni del governatore toscano Eugenio Giani, è il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a esprimere il suo dissenso riguardo alla creazione di nuovi Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr). Le sue parole sono state ferme e inequivocabili: “Sono parole al vento, per me di Cpr non se ne parla.”
Bonaccini ha evidenziato la contraddizione tra la retorica del governo sull’autonomia regionale e la realtà delle decisioni centralizzate a Roma senza coinvolgere gli enti locali. Il presidente regionale ha anche sottolineato che il Ministro dell’Interno, Piantedosi, lo ha contattato, annunciando un incontro imminente per discutere la questione.
Nel suo intervento, Bonaccini ha presentato quattro punti principali su cui chiede maggiore attenzione da parte del governo:
- Tavolo operativo sui migranti: Il presidente ha sollecitato la creazione di un tavolo operativo dedicato alla gestione dei flussi migratori, evidenziando la necessità di una strategia ben definita per affrontare questa sfida.
- Accoglienza diffusa: Bonaccini ha ribadito l’importanza di una politica di accoglienza diffusa, che coinvolga in modo equo tutte le regioni e non concentri i migranti in determinate aree.
- Equa ripartizione: Ha richiesto una distribuzione equa dei migranti tra le diverse regioni, evitando sovraccarichi in alcune aree e vuoti in altre.
- Stanziamento di fondi adeguati: Infine, il presidente ha sottolineato la necessità di stanziare fondi sufficienti ai Comuni per garantire un’accoglienza adeguata per i minori non accompagnati, una delle categorie più vulnerabili.