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Processo al fratello di Vanna Marchi a San Marino

E’ stato rinviato a martedì 8 giugno per le conclusioni e la sentenza il processo per riciclaggio nei confronti di Dino Marchi, fratello di Vanna Marchi. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe trasferito a...

A cura di Redazione
02 giugno 2010 07:11
Processo al fratello di Vanna Marchi a San Marino -
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E’ stato rinviato a martedì 8 giugno per le conclusioni e la sentenza il processo per riciclaggio nei confronti di Dino Marchi, fratello di Vanna Marchi. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe trasferito a San Marino parte dei proventi illeciti della sorella e della nipote Stefania Nobile, condannate per bancarotta fraudolenta, truffa aggravata e associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Nell’aula del tribunale di San Marino, di fronte al giudice Alberto Buriani, il dirigente dell’Agenzia di informazione finanziaria Nicola Veronesi ha ricostruito il passaggio di circa 150 mila euro, sequestrati dallo stesso tribunale. In sostanza, nel 2002 il compagno della Marchi, Francesco Campana, accese un certificato di deposito al portatore (ora non più possibile, in base a una legge del 2009) depositando alla Banca agricola commerciale 300 milioni di lire. Successivamente la procura di Milano avanzò la richiesta di rogatoria al Titano per verificare la presenza di eventuali conti correnti collegati a Vanna Marchi, all’epoca indagata per truffa. A quel punto Campana disse di aver smarrito il certificato e chiese al giudice un provvedimento per rendere noto che la somma era sua. Per sette anni quei 150 mila euro rimasero inutilizzati in un conto della banca. Finché nel 2009 Dino Marchi chiese alla Banca sammarinese di investimento (Bsi) di prelevare la somma. L’istituto di credito si rivolse allora alla Banca agricola commerciale che segnalò il fatto all’Agenzia di informazione finanziaria, visto che a ritirare il deposito al portatore si era presentata una terza persona.    L’imputato, difeso dal legale Maria Antonietta Pari, rischia fino a dieci anni di carcere. In caso di condanna, la somma resterà allo Stato di San Marino.

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