Progetti sull'inclusione: scuola Tonino Guerra di Novafeltria premiata dalla Bocconi

La scuola Tonino Guerra di Novafeltria premiata dalla Bocconi per uno dei progetti basati sull'inclusione. Le premiazioni proprio nell'auditorium dell'istituto

A cura di Redazione
14 maggio 2024 15:33
Progetti sull'inclusione: scuola Tonino Guerra di Novafeltria premiata dalla Bocconi -
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di Riccardo Giannini

L’Istituto Scolastico Tonino Guerra di Novafeltria si è aggiudicato uno dei premi di “A scuola d’inclusione“, progetto sviluppato dall‘Università Bocconi in collaborazione con il quotidiano La Repubblica e Dynamo Academy, e il supporto di B4i – Bocconi for innovation.

Per la 3C del linguistico, per la coordinatrice di classe Giulia Pelagalli, e quindi per tutto il Tonino Guerra, un grande riconoscimento: il progetto presentato dagli studenti e delle studentesse novafeltriesi è stato infatti giudicato il migliore in assoluto dell’edizione 2024 di “A scuola d’inclusione”.

L’auditorium dell’istituto scolastico novafeltriese è stato così scelto per ospitare, questa mattina (martedì 14 maggio), le premiazioni di tutte le scuole vincitrici, alla presenza del caporedattore di Bologna di Repubblica, Giovanni Egidio, e del Rettore della Bocconi, Francesco Billari. Sempre per la prestigiosa università erano presenti Paola Profeta, Prorettrice per diversità e inclusione, e Marta Iannotta degli affari pubblici. Infine, tra gli ospiti, Claudio Montevecchi della Dynamo Academy e Paolo Gerbino dell’associazione Asai.

A fare gli onori di casa sono stati invece il sindaco di Novafeltria, Stefano Zanchini, e il Preside Francesco Tafuro. Le altre scuole premiate sono state il Convitto Nazionale Umberto I di Torino, il liceo Ariosto di Ferrara, il liceo Federico II di Svevia di Altamura, l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Medi di Palermo.

Scuola Tonino Guerra di Novafeltria, ecco il progetto premiato dalla Bocconi

L’obiettivo di “A scuola d’inclusione” è stimolare gli studenti e le studentesse attraverso lo sviluppo di progetti che si pongano come obiettivo l’inclusione e l’equità sociale, considerando cinque macrotemi: le differenze di genere, le disabilità, la povertà, i disturbi della salute e i fenomeni migratori.

Il Tonino Guerra ha presentato il progetto “Aggiungi un posto a tavola – Sapori d’Italia”.

“Il fenomeno migratorio ci ha colpito in questi ultimi anni – racconta la docente Giulia Pelagalli – abbiamo infatti accolto diversi studenti nelle nostre classi, ragazzi e ragazze accolti a Talamello, Pennabilli e Secchiano, nelle case di accoglienza dei migranti. Generalmente questi ragazzi scelgono di frequentare il liceo linguistico. Così li abbiamo intervistati per il nostro progetto”.

Le interviste hanno riguardato i motivi del loro arrivo in Italia, le aspettative e le criticità. Ci sono stati dei momenti formativi: una lezione a distanza con i professori della Bocconi e un secondo appuntamento, per approfondire il tema della burocrazia legata ai fenomeni migratori, con l’avvocato Patrick Wild e l’assessore del Comune di Rimini, Francesco Bragagni.

Il progetto ha preso così forma, concretizzandosi nell’idea di una grande sagra che possa valorizzare le specialità enogastronomiche del territorio romagnolo e quelle di tutto il mondo, perché, come spiega la docente Pelagalli, “Il primo muro da abbattere per l’integrazione è la lingua, ma il passo successivo è il cibo, perché il cibo unisce i popoli e racconta la cultura di ogni popolo“.

Sul tema dell’inclusione, si è soffermata la Prorettrice della Bocconi Paola Profeta: “Promuovere questo aspetto è una sfida importante, in primo luogo per l’inserimento degli studenti, che arrivano da tutte le parti del mondo, o con disabilità. In secondo luogo per i docenti e le persone che lavorano nell’Università, chiamati a gestire l’inclusione degli studenti”.

Paola Profeta al microfono di Riccardo Valentini

Sempre sull’inclusione, il Rettore Francesco Billari ha evidenziato: “Essa deve essere basata sull’evidenza dei dati e la forza delle emozioni, come ci è stato dimostrato con questi progetti, e connessa al territorio”.

“Con l’istruzione e la ricerca – ha proseguito il Rettore – si possono cambiare le vite e cambiare il mondo: possiamo formare delle persone e creare delle idee, lavorare con i dati, tirare fuori metodologie che ci permettano di cambiare il mondo. E i progetti premiati sono molto concreti, legati alle varie realtà territoriali, ma replicabili in tutta Italia”.

Il Rettore Billari al microfono di Riccardo Valentini

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