Pronto intervento a Santarcangelo. Interrogazione in regione: “Chiarezza su riapertura”

A porre il quesito è Matteo Montevecchi (Gruppo Indipendente)

Ingresso dell'ospedale di Santarcangelo

“La Regione è ancora intenzionata a intervenire con gli opportuni e necessari correttivi al progetto di riorganizzazione della rete di emergenza/urgenza?”.

A porre il quesito è Matteo Montevecchi (Gruppo Indipendente) il quale, dopo la chiusura del punto di pronto intervento dell’Ospedale di Santarcangelo durante la pandemia e la parziale riapertura dalle 8 alle 20 in periodo estivo, rammenta le dichiarazioni rese dall’assessore alle politiche per la Salute in risposta ad analoghi atti ispettivi. Nello specifico, Montevecchi riporta una dichiarazione del novembre 2021 secondo cui “l’apertura h24 potrà avvenire solo a seguito del reclutamento di ulteriori quattro unità mediche, azione prioritaria e per noi non più rinviabile”.

A fronte della riorganizzazione del settore emergenza/urgenza che ha portato nello scorso gennaio all’apertura del Centro di Assistenza e Urgenza all’interno del nosocomio della bassa Valmarecchia, Montevecchi sottolinea come tale scelta “non è coerente con le dichiarazioni e le risposte dell’Assessore Donini né con le aspirazioni e necessità della popolazione di Santarcangelo e degli altri comuni della zona”. La situazione riportata, continua l’esponente del Gruppo Indipendente, è poi testimoniata “dall’azione del primo cittadino di Nova Feltria che è riuscito a ottenere una deroga mantenendo nel proprio comune sia il punto CAU che quello di Primo Intervento”.

L’atto ispettivo si conclude infine chiedendo all’esecutivo regionale “se ritiene ancora prioritaria la riapertura del Pronto Intervento a Santarcangelo al fine di garantire una adeguata tutela sanitaria ai cittadini del territorio e se intende prendere iniziative nel breve periodo in tal senso”.

In fase di risposta, l’assessore alle Politiche per la Salute Raffaele Donini ha confermato la ricostruzione effettuata che “conferma i motivi per cui sono nati i CAU. Il Centro Assistenza Urgenza di Santarcangelo, poi, ha specifiche caratteristiche di cui già usufruiva il Punto di Primo Intervento fra cui la possibilità di arrivo in ambulanza, la diagnostica di secondo livello dell’Ospedale Franchini e la possibilità di ricovero diretto in caso di bisogno. Dall’osservazione degli accessi dal 15 gennaio al 27 aprile scorsi, abbiamo avuto quasi 6 mila accessi di cui solo il 10% ha richiesto il trasferimento a ospedale centralizzato o a pronto soccorso secondo una procedura già in essere quando era attivo h24 il Pronto Intervento”.

Matteo Montevecchi ha infine replicato dichiarandosi non soddisfatto delle risposte ottenute fino a quando non sarà pienamente riattivato il punto di Pronto Intervento. “Vista l’esiguità delle risorse a disposizione -conclude l’esponente del Gruppo Indipendente- devono essere riviste le priorità politiche tenendo ben presenti le richieste che provengono dai nostri cittadini”.

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