Che cos’è un variatore? Come funziona? E, soprattutto, come incide sulle prestazioni dello scooter e come scegliere quindi quello più adatto al proprio stile di guida? Non tutti quelli che vanno sulle due ruote sanno rispondere con precisione a queste domande: i variatori non godono infatti della stessa fama di cui godono altre componenti meccaniche degli scooter, nonostante siano altrettanto indispensabili al loro funzionamento.

Il variatore – anche detto a volte variomatic, anche se sarebbe più corretto usare l’espressione cambio a variatore – consente di cambiare il rapporto di trasmissione del motore dello scooter in maniera semplice, veloce, automatica e poco dispendiosa. È composto infatti da un sistema di pulegge coniche collegate tra di loro da una cinghia che, allontanandosi o avvicinandosi, modificano il rapporto di trasmissione e, cioè, semplificando molto automaticamente cambiano marcia. Va ricordato, infatti, che i motori termici hanno generalmente prestazioni migliori quando sono mantenuti a un certo numero di giri al minuto: perché ciò avvenga anche in crociera, e cioè durante l’utilizzo dello scooter quando è normale che la velocità vari, servono sistemi di trasmissione efficaci come il cambio a marce o il cambio a variatore appunto. Tornando a come funziona l’ultimo, un particolare sistema di rulli e molle muove automaticamente le pulegge permettendo di passare, a seconda delle necessità, da una marcia corta a una marcia lunga o viceversa.
Quanto detto fin qua basta a rendersi conto di come il variatore scooter possa incidere sulle prestazioni complessive del mezzo e della necessità che ne consegue di prestare attenzione quando si valutano le caratteristiche tecniche di uno scooter anche a che variatore monta, se è possibile sostituirlo ed eventualmente con quali alternative tra quelle compatibili che si trovano in commercio.
Chi ha un po’ di familiarità con l’argomento non ha dubbi a riconoscere in rulli e molle gli elementi più critici e a cui prestare attenzione quando si opta per un mezzo con cambio variomatic. La regola generale è, per semplificare, che più rulli e molle sono leggeri e più le pulegge del variatore si muovono velocemente garantendo più spinta e più reattività al motore ma mantenendolo al contempo a un regime più alto. Vale anche il contrario: rulli e molle più pesanti, cioè, mantengono il motore a un regime più basso ma ne riducono in questo modo anche spinta e reattività. Niente vieta soprattutto di giocare configurazioni diverse, combinando per esempio rulli più pesanti con molle più leggere e viceversa, per ottenere dal proprio scoter le prestazioni che ci si aspetta e che più si adattano alle proprie esigenze alla guida.
In generale va considerato, però, che il cambio a variatore è più impreciso e meno robusto di altre tipologie di cambio, come soprattutto il cambio a marce. Per questo è utilizzato in genere solo per mezzi leggeri come motorini e scooter di bassa cilindrata, minimoto, eccetera e si preferiscono invece altri sistemi di cambio più prestanti anche per i mezzi a due ruote più pesanti e accessoriati.